Binance accusato di aver aiutato i clienti cinesi ad aggirare le sanzioni – Gli ultimi aggiornamenti

Marcello Bonti
| 3 min read

Una recente inchiesta della CNBC ha lanciato una notizia bomba: i dipendenti di Binance potrebbero aiutare attivamente gli utenti cinesi a eludere le rigide normative del Paese in materia di criptovalute.

L’indagine ha esaminato i messaggi memorizzati sui server Discord e i gruppi Telegram collegati a Binance, il maggiore exchange crypto al mondo per volumi e capitali.

La posizione ufficiale vuole Binance non più operativa in Cina dopo il divieto di trading del 2021. Eppure i messaggi delle chat ufficiali in lingua cinese svelano che i clienti cinesi aggirano di proposito i controlli Know Your Customer (KYC) di Binance, nascondendo il loro vero paese di residenza.

Le tecniche per farlo sono ingegnose. Vanno dalla falsificazione di documenti bancari e dalla creazione di indirizzi falsi allo sfruttamento delle falle del sistema di Binance, spesso divulgate dagli stessi dipendenti di Binance.

Dalle indagini emerge che gli stessi dipendenti di Binance e altri volontari avrebbero fornito guide video e documenti, per insegnare come falsificare le informazioni sul proprio paese di residenza, ottenere una carta di debito di Binance e trasferire il proprio patrimonio crypto in un conto corrente tradizionale.

I dipendenti di Binance rischiano l’accusa di aver compromesso la sicurezza nazionale


La notizia suscita gravi dubbi rispetto all’aderenza di Binance alle norme anti-riciclaggio e di verifica dell’identità dei propri utenti.

Sultan Meghji, professore della Duke University, tra le più prestigiose negli USA, ed ex responsabile dell’innovazione della FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), ha espresso le sue preoccupazioni alla CNBC.

“Se avevo otto su dieci dubbi sull’aderenza di Binance dal punto di vista normativo e della sicurezza nazionale, questa notizia raggiunge dieci su dieci”, ha detto Meghji, sottolineando i potenziali rischi per la sicurezza nazionale e alludendo alla possibilità che malintenzionati come terroristi, criminali e riciclatori di denaro potrebbero sfruttare queste tecniche.

Nega ogni accusa il CEO di Binance, Changpeng “CZ” Zhao convinto che i sistemi di verifica dell’identità degli utenti dell’exchange rappresentano uno “sforzo da un miliardo di dollari” grazie a strumenti avanzati di rilevamento delle connessioni private, VPN.

Un portavoce di Binance ha affermato che ai dipendenti è “esplicitamente vietato suggerire o sostenere gli utenti nell’aggirare le leggi e le politiche normative locali”, le violazioni possono portare al licenziamento immediato.

Come hanno fatto gli utenti ad aggirare i controlli di Binance?


Dal 2021 Binance non consente la registrazione da dispositivi mobili cinesi e blocca gli indirizzi IP cinesi.

Tuttavia, l’indagine ha rivelato che agli utenti veniva consigliato di usare le connessioni VPN per mascherare la posizione e violare il sistema di blocco cinese.

Altro consiglio frequente era di registrarsi con residenza in Taiwan, per poi cambiare la propria nazionalità in cinese, evitando i nodi VPN negli Stati Uniti, Singapore e Hong Kong per eludere le potenziali restrizioni sui piano nazionale.

Un’altra scoperta sconcertante è quella della piattaforma mirror ospitata dal gigante cinese Tencent, che sembra facilitare l’onboarding per i clienti cinesi che utilizzano numeri di telefono nazionali, sebbene Binance neghi il riconoscimento.

Ulteriori consigli includono la registrazione di host di posta elettronica in paesi che ammettono l’uso di crypto, la costituzione di società all’estero e l’acquisizione di ID digitali del paradiso fiscale Republic of Palau collegati a indirizzi di inoltro remoto della posta in Austria, insieme a estratti conto bancari falsificati creati tramite editor PDF.

L’indagine ha anche rivelato servizi pubblicizzati su Telegram per la falsificazione di documenti finanziari come prova della liceità dell’indirizzo.

La notizia su Binance mette a dura prova il settore delle crypto già provato dall’intensificarsi di controlli e vigilanza dopo i drammatici casi di crac finanziari dello scorso anno.

La notizia arriva mentre Coinbase è alle prese con l’azione legale intentata dalla SEC nonostante da anni l’exchange richieda collaborazione e indicazioni per adeguarsi in conformità con le buone pratiche previste dall’istituto di vigilanza.

___

Leggi anche:

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social