Continuano i deflussi dagli ETF Spot BTC: Quarto giorno di fuga di capitali

Gaia Tommasi
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Bitcoin

Le vendite dal Grayscale Bitcoin Trust continuano. L’ETF Spot su Bitcoin, noto con il ticker GBTC, ha registrato un’altra giornata di deflussi, con quasi 359 milioni di dollari che hanno abbandonato il fondo durante la giornata di ieri.

La fuoriuscita di capitali persiste da una settimana. Secondo i dati di Farside Investors, il 18 marzo c’è stato un forte deflusso di 642 milioni di dollari in un solo giorno.

Le ultime cifre portano il totale dei deflussi dal GBTC questa settimana a 1,8 miliardi di dollari, segnando il quarto giorno consecutivo di deflussi netti in tutti i 10 ETF Spot su Bitcoin.

I deflussi dal GBTC potrebbero finire presto


Secondo gli analisti, i deflussi dal GBTC potrebbero presto rallentare. L’analista senior di ETF di Bloomberg, Eric Balchunas, ha ipotizzato che la maggior parte dei deflussi sia dovuta a fallimenti nel settore e sembra che il peggio sia ormai passato.

Balchunas ha anche detto che la fuoriuscita di capitali da Gemini o Genesis, due importanti operatori del settore, sono probabilmente stati impiegati per investire in Bitcoin, sostenendo così il mercato. Nel suo post su X ha scritto:

“Da ciò si evince che il peggio sta per finire. Una volta passato, rimarrà solo la vendita al dettaglio e i flussi dovrebbero assomigliare di più allo stillicidio di febbraio”.

Il 21 marzo, Grayscale ha dichiarato che il suo Bitcoin Trust deteneva asset in gestione per un valore di 23,2 miliardi di dollari. Dopo la conversione in un ETF Spot, avvenuta l’11 gennaio, GBTC ha perso un totale di 13,6 miliardi di dollari.

Il ricercatore ErgoBTC ha notato che circa 1,1 miliardi di dollari dei recenti deflussi dal GBTC sembrano essere associati al lender crypto in bancarotta Genesis.

La tempistica e il volume dei deflussi sembrano allinearsi con l’attività di Genesis, suggerendo una correlazione tra i due. Ha riferito:

“I volumi degli asset e le tempistiche dei fondi in uscita da GBTC e in entrata in Genesis sembrano corrispondere. Non ci sono così tanti trasferimenti di 2.000 BTC al giorno, quindi è probabile che i deflussi da GBTC e gli afflussi da Genesis siano collegati “.

A febbraio, Genesis ha ricevuto l’approvazione del tribunale per liquidare 1,3 miliardi di dollari di azioni del GBTC per rimborsare i suoi creditori.

In precedenza, l’exchange crypto FTX aveva venduto 22 milioni di azioni del GBTC, per un valore di quasi 1 miliardo di dollari, liquidando completamente le sue partecipazioni.

Bitcoin a $90.000 alla fine dell’anno?


Nonostante il recente crollo di Bitcoin, Bernstein, società leader di gestione di investimenti, ha alzato il target per la sua previsione di fine anno dell’asset crypto. La società ha infatti rivisto il suo precedente obiettivo di prezzo, fissato a 80.000 dollari, prevedendo che BTC avrebbe toccato invece 90.000 dollari.

Inoltre, Bernstein è anche ottimista riguardo ai titoli delle società di mining, vista la cavalcata di Bitcoin fino a 74.000 dollari e al forte interesse per i nuovi ETF Spot su BTC.

Gli analisti di Bernstein, Gautam Chhugani e Mahika Sapra, hanno messo in luce alcuni fattori che potrebbero contribuire alla previsione bullish, come l’inizio di un nuovo ciclo rialzista della crypto, forti afflussi negli ETF, l’espansione della capacità dei miner e i ricavi da record per i miner.

Tutti questi fattori rendono i miner di Bitcoin un’opzione di investimento interessante per gli investitori azionari che cercano un’esposizione al mercato crypto.

Inoltre, Bernstein ha anche modificato le sue previsioni per l’imminente evento di halving, previsto per aprile. Ora si aspetta una diminuzione del 7% dell’hash rate, ovvero la potenza di calcolo necessaria per il mining di Bitcoin.

Questa previsione è più ottimistica rispetto alla quella precedente, in cui stimava un calo del 15%, poiché prevede un numero di chiusure inferiore e un consolidamento del settore.

Green Bitcoin, la versione ecologica di Bitcoin


Gli investitori in cerca di crypto su cui investire, stanno puntando, oltre che su Bitcoin, su un nuovo progetto in fase di prevendita: Green Bitcoin. 

Il progetto sta catturando l’attenzione, dato che promette una versione ecologica di Bitcoin, unendo un hard cap di 21 milioni di token con l’efficienza energetica della chain di Ethereum.

Inoltre ha introdotto un sistema innovativo chiamato “Gamified Green Staking”, che permette agli utenti di mettere in staking il token nativo $GBTC e guadagnare prevedendo i movimento di prezzo di BTC.

Sarà sufficiente acquistare il token $GBTC e metterlo in staking per scommettere sul rialzo o ribasso del prezzo di Bitcoin entro il giorno successivo.  Se la previsione sarà corretta, si riceverà una ricompensa sotto forma del token nativo.

Le ricompense saranno maggiori per gli staker che prevedono correttamente il valore di Bitcoin, ma anche per chi manterrà i token in staking per periodi più lunghi.

Green Bitcoin dispone di una supply di 21 milioni di token, proprio come Bitcoin. Il 40% è destinato alla presale. Il 27,50% è per le ricompense dello staking, il 17,50% per il marketing, il 10% per la liquidità degli exchange CEX e DEX e il 5% per le ricompense della community.

Al momento il token nativo $GBTC è disponibile al prezzo di 1,10 dollari sul sito del progetto, ma è destinato ad aumentare appena inizierà la prossima fase di prevendita.

Per ulteriori informazioni su come acquistarlo, è disponibile la nostra guida passo passo.

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