CVD: La decisione della SEC sull’ETF di Ether è stata posticipata

Laura Di Maria
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La SEC ha rimandato la decisione riguardo la richiesta di approvazione di un ETF spot associato al prezzo di Ethereum formulata da Fidelity.

Il 18 gennaio la SEC ha annunciato di prorogare di 45 giorni il termine per l’approvazione dell’ETF spot di Ethereum. In questo modo la Commissione prende tempo e sposta a giugno la scadenza dei termini per dare una risposta in merito, prima fissata al 23 maggio.

Non si tratta di una novità. La SEC aveva già usato la stessa strategia per gli ETF spot di Bitcoin che sono stati approvati poco più di una settimana fa dopo vari posticipi.

La mossa rientra tra le facoltà della Commissione e diversi analisti si aspettavano questo tipo di decisione. Lo ha anche confermato l’esperto di ETF James Seyffart, che definisce questo ulteriore ritardo “del tutto prevedibile”. Insomma, nessuno si aspettava che in prima convocazione, a maggio, si sarebbe ottenuta una risposta in merito alla richiesta di Fidelity.

Secondo Seyffart, la probabilità che un ETF spot associato a Ethereum sia approvato ruota intorno al 70%. Gli analisti di JP Morgan stimano invece una probabilità del 50%.

Maggiore complessità per gli ETF spot di Ethereum


In passato James Seyffart si era espresso riguardo gli ETF di Bitcoin, per questi prevedeva una probabilità di approvazione del 90%. Per Ethereum la cosa si complica perché un’approvazione implicherebbe per la SEC riconoscere che Ethereum non è un titolo.

Di fatto, l’approvazione del fondo quotato in borsa dimostrerebbe in maniera indiretta che ETH non si può equiparare né a una merce, o materia prima, né a un titolo.

D’altra parte secondo Joe Carlasare, l’approvazione degli ETF Bitcoin “garantisce virtualmente l’approvazione di un ETF di ETH”.

L’esperto ha argomentato infatti che “l’analisi condotta dalla SEC che ha portato all’approvazione degli ETF spot di Bitcoin garantisce in potenza l’approvazione di un ETF spot su ETH per i seguenti motivi: 1) I futures di ETH sono già quotati sul CME, 2) La SEC ha già approvato gli ETF sui futures di ETH, 3) Il CME ha identici accordi di vigilanza per i futures di BTC e di ETH.”

In particolare, sostiene il legale esperto di diritto commerciale, si ripresenta la stessa circostanza che ha portato all’approvazione dell’ETF spot di Bitcoin forzando la vicinanza tra mercati future e spot, come emerso durante il contenzioso tra Grayscale e SEC.

Il patrimonio gestito dagli ETF di Bitcoin supera quello dell’argento


Intanto gli ETF spot di Bitcoin continuano a dominare il settore crypto.

Sono state presentate cinque nuove richieste di ETF di Bitcoin con leva presso la SEC. Secondo l’economista Eric Balchunas: “Gli ETF su Bitcoin a leva potrebbero presto superare il numero di posizioni long, sono abbastanza sicuro che questo non sia mai successo”.

Gli ETF di Bitcoin hanno già superato il valore dei capitali gestiti dagli ETF collegati all’argento e seguono solo l’oro tra le materie prime. I fondi quotati in borsa associati al prezzo di Bitcoin sono stati appena lanciati e hanno già attirato capitali per circa 30 miliardi di dollari in gestione. L’argento ha 11,3 miliardi di dollari.

L’argento esiste da miliardi di anni mentre Bitcoin solo da 15, ma è già l’affare più grande nel mercato statunitense degli ETF.

Appena la Securities and Exchange Commission statunitense ha dato l’ok alle trattazioni degli ETF spot di Bitcoin, il loro patrimonio superava già quello degli ETF sull’argento.

Appena il fondo di Bitcoin già esistente, il Grayscale Bitcoin Trust, è stato trasformato in un ETF sono stati subito depositati quasi 30 miliardi di dollari.

Con questo ritmo, Bitcoin potrebbe raggiungere o superare il valore aggregato degli ETF collegati all’oro, che ammonta a 95 miliardi di dollari. Ci sono diversi punti di contatto tra il metallo prezioso e BTC, entrambi sono considerati dei beni rifugio e spesso BTC viene definito oro digitale. Inoltre, gli ETF sono nati proprio per consentire la contrattazione semplificata dell’oro pochi decenni fa, un evento che molti considerano rivoluzionario, così come l’approvazione del primo ETF spot su Bitcoin nel mercato USA.

Di recente, Ophelia Snyder, la cofondatrice di 21Shares che ha lanciato uno degli ETF quotati in collaborazione con Ark Invest, ha scritto su X, ex Twitter:

“Questo risultato è andato ben oltre le mie aspettative a breve termine, ma è una fantastica conferma del ruolo di Bitcoin come riserva di valore e della domanda di esposizione a Bitcoin nei mercati finanziari.”

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