Dati inflazione USA stabili: e il mercato crypto vola
La data di oggi, mercoledì 15 maggio, era attesa con una certa trepidazione da parte dei crypto investitori. L’appuntamento con i dati dell’inflazione USA è sempre un volano importante per le criptovalute anche se non sempre positivo. Ecco perché, anche considerando gli ultimi andamenti, erano attesi con una certa preoccupazione.
Il dato è arrivato da poco: l’inflazione Cpi ad aprile è del +0,3% mensile e +3,4% annuale, in linea con stime (RCO). Numeri che pur non essendo particolarmente positivi hanno trascinato Bitcoin e il mercato al rialzo.
Come è possibile apprezzare sul grafico giornaliero di CoinMarketCap, la valuta creata da Satoshi Nakamoto è volata dai $62.000 ai $64.000 in poche ore.
Anche le altcoin volano
Rispondono bene anche le altcoin anche se non tutte hanno performato meglio di Bitcoin queste ore. Bene ma non benissimo le memecoin, con FLOKI che fa però il 10,5%, mentre overperformano AR +13%, TAO +10,7% e NEAR +7,7%.
Insomma, per il momento non ci sono ancora numeri da capogiro ma intanto il mercato si sta muovendo dopo le perdite continuative dei giorni scorsi.
Una boccata d’ossigeno che ci voleva ma che non cambia la situazione generale che rimane molto incerta. Il post halving ci ha ormai abituato ad un’altalena delle crypto, dove i guadagni del giorno prima vengono poi bruciati nel giorno successivo.
Il retrogusto delle ultime settimane sembrava poi particolarmente amaro, con molte crypto anche importanti come MATIC o CELESTIA, che hanno perso parecchio terreno.
Erano andate bene solo le meme coin mentre il resto del mercato, a parte qualche token fortunato, ha continuato la sua discesa.
Al mercato manca dunque un po’ di ottimismo, che deve essere acceso dai movimenti di Bitcoin, tuttora chiuso all’interno del range compreso tra i 60.000 e i 65.000 dollari.
Solo uno sconfinamento prolungato di BTC al di fuori di questo intervallo darà la direzione decisiva al mercato.
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