Gary Gensler mette l’AI davanti alle criptovalute: è più pericolosa!

Christian Boscolo
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Gary Gensler, il capo della Commissione statunitense per i titoli e gli scambi (SEC), ha recentemente espresso la sua convinzione che l’intelligenza artificiale (IA) rappresenti una priorità normativa più urgente rispetto alle criptovalute. Mentre Gensler ha sottolineato in passato i rischi e le frodi nel mercato delle crypto, ora pone l’attenzione sull’IA, che definisce come una minaccia concreta a causa del suo potenziale.

Secondo il regolatore, l’IA giustifica l’attenzione e i clamori che sta ricevendo, in quanto la tecnologia presenta un potenziale di trasformazione delle attività umane quotidiane. Gensler ha affermato che le criptovalute possono aspettare, mentre l’IA richiede una riflessione urgente in quanto presenta rischi significativi per i residenti negli Stati Uniti.

L’IA, secondo Gensler, presenta diverse implicazioni e rischi, come l’automazione di massa che potrebbe avere effetti a cascata su trilioni di dollari di attività finanziarie. Inoltre, la tecnologia potrebbe essere utilizzata per nascondere responsabilità quando le cose vanno male.

Il primo quadro normativo per le AI


A luglio, Gensler ha proposto il primo quadro normativo per l’IA, invitando le società di trading e i gestori di fondi a valutare se l’uso dell’IA o dei dati predittivi possa comportare un conflitto di interessi, specialmente per quanto riguarda i servizi dedicati ai clienti rispetto ai profitti aziendali.

Tuttavia, come riportato da un sondaggio condotto da Bitget, l’integrazione dell’IA nel panorama delle criptovalute ha avuto esperienze negative per l’80% dei trader, con consigli di investimento errati e disinformazione sui fatti.

Anche esperti di IA, tra cui Sam Altman di OpenAI e Geoffrey Hinton, hanno firmato una lettera aperta esprimendo preoccupazione per i rischi dell’IA, affermando che potrebbe diventare un “rischio di estinzione” per l’umanità, al pari di guerre nucleari o pandemie.

Altman ha sottolineato la necessità di una regolamentazione adeguata per evitare danni significativi, sottolineando che se l’IA dovesse “andare male”, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.

Questo pone la sfida di bilanciare il potenziale di trasformazione dell’IA con una regolamentazione adeguata per mitigare i rischi associati alla sua diffusione.

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