Gli avvocati statunitensi ritirano le accuse aggiuntive contro Sam Bankman-Fried

Aniello Raul Barone
| 3 min read

Il responsabile legale di Coinbase ha criticato la decisione degli Stati Uniti di ritirare le accuse aggiuntive formulate contro Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex-CEO di FTX, definendola un “errore giudiziario”.

I procuratori statunitensi hanno deciso di non portare avanti le restanti accuse contro Sam Bankman-Fried, tra cui quelle di corruzione estera e frode bancaria


A suscitare grande preoccupazione all’interno della comunità crypto è soprattutto la derubricazione dell’accusa di donazioni politiche illegali, visti i ben documentati contributi di Bankman-Fried ai politici di entrambi i principali partiti.

I pubblici ministeri avevano affermato che Bankman-Fried aveva utilizzato almeno 100 milioni di dollari, provenienti dai fondi dei clienti, per effettuare donazioni politiche.

Il responsabile legale di Coinbase, Paul Grewal, ha espresso il suo malcontento con un tweet su X in cui definisce la decisione come un “errore giudiziario”.

Nel post, dove ha sottolineato l’importanza della responsabilità pubblica per le accuse di finanziamento delle campagne elettorali, Grewal ha scritto:

“L’interesse pubblico nella divulgazione delle accuse è quasi sempre importante. Le accuse di finanziamento delle campagne elettorali sono in cima a questa lista”.

Grewal ha inoltre sottolineato la necessità di fare chiarezza sulla questione e avere risposte su quello di cui i politici e gli altri erano a conoscenza e le relative tempistiche.

La sentenza di Sam Bankman-Fried è attualmente prevista per il 28 marzo 2024.

Anche il candidato alla presidenza Robert F. Kennedy ha espresso preoccupazione


La caduta dell’accusa e le implicazioni che essa comporta hanno suscitato forti reazioni da parte di molte persone.

Anche il candidato alla presidenza Robert F. Kennedy Jr., in corsa come indipendente nelle elezioni del 2024, ha affermato che questo fatto evidenzia come la normalizzazione della corruzione sia diventata un problema di ampia portata. In un post su X, Kennedy ha dichiarato:

“Nessuno è sorpreso da questa decisione, il che è un problema più grande della frode stessa, perché mostra quanto sia diventata normale la corruzione”.

La reazione di Kennedy ha trovato eco in molti membri della comunità, tra cui la figura di spicco Elon Musk, che ha manifestato di essere d’accordo pubblicando semplicemente un punto esclamativo “!”.

Gli inquirenti, guidati dal Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York Damian Williams, hanno anche scelto di non portare avanti l’accusa di donazioni politiche illegali, che era stata separata dall’accusa iniziale a causa di una disputa nella procedura di estradizione con le Bahamas.

In una lettera che spiega la decisione, i procuratori hanno fatto notare che le prove relative ai diversi capi d’accusa erano già state presentate durante il processo originale di Bankman-Fried, dove è stato giudicato colpevole di tutti e sette i capi d’accusa di frode e cospirazione legati alla sua guida di FTX e di Alameda Research, la sua società di trading gemella.

Hanno sottolineato che la prossima sentenza di Bankman-Fried, prevista per il 28 marzo 2024, affronterà aspetti necessari come la confisca e la restituzione dei fondi alle vittime.

Sam Bankman-Fried rischia una pena detentiva potenzialmente lunga


A decidere il suo destino sarà il giudice distrettuale Lewis Kaplan, che presiede il caso a Manhattan.

L’accusa ritiene che un secondo processo sarebbe superfluo, in quanto la maggior parte delle prove pertinenti alle accuse aggiuntive sono già state presentate nel primo processo.
Nonostante la condanna, Bankman-Fried intende ricorrere in appello. Durante il processo, ha ammesso di aver commesso errori operativi nella gestione di FTX, come l’aver trascurato la gestione del rischio, ma ha negato qualsiasi accusa di furto di fondi dei clienti.

 

Leggi anche: