I creditori di FTX richiedono una stima del valore degli asset crypto

Gaia Tommasi
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FTX

I creditori di FTX Trading Ltd. hanno presentato una richiesta per ottenere una stima del valore dei crediti relativi agli asset digitali e alle risorse in valuta fiat, compresi i crediti verso i clienti.

Il 27 dicembre, presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti nel Distretto del Delaware, i creditori di FTX hanno proposto di valutare vari asset digitali in base ai loro prezzi all’11 novembre 2022, ovvero la data del fallimento dell’exchange.

Nuovi parametri di valutazione degli attivi dei creditori di FTX


Nella loro proposta, i creditori di FTX hanno elencato il valore di circa 500 asset, tra valute fiat e crypto, basandosi sul loro valore al momento in cui è stata presentata la richiesta di fallimento di FTX.

Tra le valutazioni proposte, Bitcoin figura a 16.871 dollari, Ethereum a 1.258 dollari, Solana (SOL) a 16 dollari, Avalanche (AVAX) a 14,19 dollari, e le stablecoin come USDT, TUSD e BUSD leggermente al di sotto rispetto al loro solito peg con 1 dollaro.

Inoltre è stata inclusa la valutazione del valore di FTT, che includeva i prezzi del token con leva, delle azioni tokenizzate, dei derivati spot e dei futures su criptovalute.

I creditori ritengono che queste valutazioni siano “giuste e ragionevoli” per questi asset digitali alla data del fallimento. Il tribunale sarà chiamato a esaminare e approvare queste valutazioni all’interno del processo di fallimento di FTX.

Un metodo standard per definire gli accordi di risarcimento


In questa specifica procedura ai sensi del Chapter 11, dove gli asset digitali equivalgono a milioni di dollari, i risarcimenti possono generare equivoci.

I creditori hanno proposto l’uso di una tabella di conversione degli asset per semplificare il processo ed evitare ritardi inutili. Questa tabella offre una stima del valore di ciascun asset digitale alla data del fallimento, su cui si basano i crediti.

Il tribunale potrà scegliere quale metodo riterrà più idoneo per stimare il valore dei crediti basati sugli asset digitali. La stima del valore degli attivi alla data di fallimento proviene dai dati di Coin Metrics.

Nel documento si legge:

“Questa Corte avrà un’ampia discrezionalità nello scegliere il metodo che ritiene più adatto alle circostanze particolari per stimare il valore dei crediti basati sugli asset digitali.

I tribunali tengono conto di tutti i fattori e le circostanze relative alle richieste, ma non le stimeranno con una precisione matematica”.

Il piano proposto per il calcolo delle richieste di indennizzo prevede la conversione del valore degli asset digitali in denaro alla data del fallimento, utilizzando i tassi stabiliti nella Tabella di conversione.

La mozione sottolinea che la liquidazione dei singoli crediti per ogni asset digitale sarà un processo complesso, in quanto il valore di tali crediti deriva dagli asset digitali sottostanti.

Le parti coinvolte nel caso di bancarotta hanno tempo fino all’11 gennaio per presentare obiezioni. L’udienza invece sarà il 25 gennaio.

La mozione per attribuire il giusto valore ai crediti è adesso al vaglio del tribunale.

Gli utenti di FTX criticano il piano


Non tutti i creditori di FTX sono soddisfatti della proposta. Tra le critiche in merito al piano di valutazione proposto c’è chi parla di “truffa”. Altri, invece, suggeriscono di accettare i termini per evitare ulteriori incertezze e costi legali.

FTX ha infatti sostenuto ingenti spese legali. Tra agosto e settembre le spese legali e i compensi ai professionisti coinvolti ammontano a oltre 118 milioni di dollari. Secondo i documenti del tribunale, le spese recenti arrivano a circa 53.000 dollari all’ora, con una media di oltre 1,3 milioni di dollari al giorno.

Tra i critici, spicca un importante creditore di FTX, Sunil Kavuri. Kavuri ritiene che questa valutazione proposta sottostimi molto il valore degli asset digitali da rimborsare.

La FTX 2.0 Coalition, un gruppo di creditori di FTX, ha incoraggiato i clienti che desiderano opporsi alla proposta a scrivere una lettera direttamente al giudice responsabile. Inoltre, hanno chiarito che i clienti possono inviare una lettera firmata al tribunale fallimentare del Delaware senza bisogno di avere un avvocato a rappresentarli.

Anche Simon Dixon, CEO di BnkToTheFuture, non è d’accordo con la recente proposta e ha incoraggiato i clienti di FTX a prendere una posizione attiva contro il piano.

I clienti dell’exchange fallito non hanno accesso ai propri fondi dal novembre 2022. Alcuni hanno scelto di vendere i propri crediti a terzi per una cifra inferiore al loro valore totale.

Se il tribunale dovesse approvare questo piano, i titolari degli asset crypto potrebbero subire delle perdite considerando i notevoli aumenti di valore di Bitcoin ed Ethereum dal crollo dell’exchange nel novembre 2022.

BTC è cresciuto del 150% fino ad oggi, raggiungendo la soglia di prezzo di 42.452 dollari, mentre Ethereum ha registrato un aumento dell’87%, passando da 1.258 a 2.354 dollari.

 

 

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