Gli ETF Spot su Bitcoin mettono in crisi le società di mining

Gaia Tommasi
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Bitcoin Minetrix

Secondo un report della società di ricerca Galaxy Research, gli ETF Spot su Bitcoin recentemente approvati dalla SEC, stanno facendo concorrenza ai miner di criptovalute quotati in borsa.

Prima del debutto sul mercato degli ETF Spot gli investitori avevano poche opzioni per investire in Bitcoin e beneficiare del suo aumento di valore. Una di queste era investire in titoli di società di mining.  Adesso invece i miners devono fronteggiare un pericoloso concorrente.

Gli analisti guidati da Brandon Bailey, vicepresidente del settore di mining di Galaxy, sono convinti che gli investitori potrebbero spostare parte dei loro investimenti sugli ETF.

Le istituzioni puntano sugli ETF Spot su Bitcoin


Anche le istituzioni sembrano preferire gli ETF spot su Bitcoin ai titoli delle società di mining e questa tendenza è in atto dall’inizio dell’anno.

Con gli ETF Spot su BTC gli investitori possono investire nella crypto in modo regolamentato senza detenere direttamente l’asset. Inoltre l’adozione di questi fondi di investimento potrebbe influenzare la domanda di Bitcoin.

Secondo il report di Galaxy, questo spostamento della domanda potrebbe colpire i miner anche in modo indiretto. Ad esempio potrebbe influenzare il valore di Bitcoin, la redditività del mining, oltre che il sentiment di mercato.

Società di mining sotto pressione


Le società di mining si potrebbero trovare sotto pressione in caso decidano di raccogliere fondi attraverso l’emissione di nuove azioni. Questo potrebbe infatti provocare una diminuzione del valore delle azioni, soprattutto se gli investitori credono che gli ETF possano offrire rendimenti migliori.

“I miner di Bitcoin potrebbero trarre vantaggio dall’essere inclusi in diversi ETF e prodotti di fondi, ricevendo anche un maggiore supporto di ricerca e copertura. In questo modo supererebbero eventuali svantaggi derivanti dall’aumento della concorrenza dagli ETF Spot su BTC”, ha affermato il team di Galaxy.

Durante il mercato ribassista, i miner avevano riscontrato difficoltà nel mantenere la redditività ricorrendo spesso a servizi di “copertura” finanziaria per assicurrsi un flusso stabile di denaro.

Nuovo progetto di cloud mining di Bitcoin


Nel frattempo Bitcoin, spinto dagli afflussi degli ETF Spot, ha sfondato la soglia di 52.000 dollari, con un rialzo del 2,27% in 24 ore. Gli investitori stanno puntando, oltre che su BTC, anche su un nuovo progetto di cloud mining per beneficiare del suo aumento.

Si tratta di Bitcoin Minetrix, un progetto di cloud mining in fase di prevendita, che promette di rivoluzionare il settore del mining con il suo modello innovativo, Stake-to-Mine. Grazie a questo modello, il progetto combina le opportunità di guadagno derivanti dal mining e dallo staking.

Bitcoin Minetrix

Gli utenti possono mettere in staking il token nativo BTCMTX per guadagnare crediti di mining, che possono poi essere scambiati per acquistare la potenza di hashing da dedicare al mining di BTC.

Il sistema Stake-to-Mine consente all’utente di avere il pieno controllo sulla quantità di potenza di mining di Bitcoin (hash power) che desidera utilizzare. L’hash power può essere acquisito esclusivamente utilizzando i crediti guadagnati tramite lo staking.

In questo modo il mining diventa accessibile a tutti, consentendo agli utenti di ottenere guadagni dal mining di Bitcoin senza disporre di hardware costosi o affrontare elevati costi energetici. Oltre ai guadagni ottenuti dal mining, gli utenti di Bitcoin Minetrix hanno la possibilità di guadagnare ulteriori rendimenti attraverso lo staking di BTCMTX.

 

L’interesse degli investitori sta crescendo ogni giorni e il progetto ha già raccolto oltre 10 milioni di dollari durante la presale. Al momento il token nativo $BTCMTX è in vendita al prezzo di soli 0,0135 dollari, ma si prevede che aumenterà notevolmente una volta che verrà listato negli exchange.

Per restare aggiornati su tutte le novità della prevendita di Bitcoin Minetrix e sugli sviluppi del progetto sono disponibili il canale Telegram, il server Discord e X, ex Twitter.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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