Hedera con BlackRock fa volare il token HBAR ma era una fake news

Christian Boscolo
| 2 min read

Chi segue giornalmente il mercato delle criptovalute si sarà sicuramente accorto che nella giornata di ieri, 23 aprile, a un certo punto il token HBAR ha visto il suo prezzo salire in maniera verticale per diverse ore, come possiamo apprezzare nel grafico settimanale fornito da CoinMarketCap.

Grafico settimanale del prezzo di HBAR – Fonte: CoinMarketCap

La vertiginosa salita è partita da 0,0884 dollari, e ha avuto un picco massimo di circa 0,18 dollari, salvo poi ritracciare pesantemente. Al momento viene scambiato intorno agli 0,12 dollari e può comunque contare su un apprezzamento del 40%, anche se era arrivato al 90%.

Che cosa è successo ieri?


Quando si verificano queste impennate di prezzo, solitamente si tratta di FOMO generata da una notizia che viene dal mercato. Deve essere però una notizia molto importante, simile a quella dell’arrivo dell’ETF su Bitcoin, per generare un tale entusiasmo.

Purtroppo, come è spesso accaduto anche in passato, una notizia errata, ambigua o mal costruita, a volte può influire anche sull’andamento del mercato e costare cara agli investitori.

Nello specifico, a spingere tothemoon il token HBAR nella giornata di ieri è stata una news pubblicata sul sito ufficiale di Hedera Foundation dal titolo: Archax Increases Tokenised Money Market Fund Offerings.

Di che cosa parla l’articolo incriminato?


L’articolo discute l’ampliamento della partnership tra Archax e la HBAR Foundation, focalizzato principalmente sul supporto allo staking di HBAR e l’ampliamento delle offerte di fondi del mercato monetario tokenizzati.

Archax, che è un exchange digitale, un broker e un custode registrato dalla FCA, ha integrato il supporto per la rete Hedera e il token Hedera (HTS) nei suoi prodotti e servizi.

Questo include il supporto allo staking di HBAR, permettendo ai clienti di guadagnare rendimenti sui loro asset in custodia.

La rete Hedera è centrale anche nelle attività di tokenizzazione di Archax, con la tecnologia di Hedera che viene utilizzata per tokenizzare interessi in un fondo del mercato monetario disponibile in USD, GBP e EUR attraverso l’ecosistema Archax.

La partnership si rafforza anche attraverso la partecipazione di abrdn, il più grande azionista esterno di Archax, che fa parte del Consiglio di Hedera.

A generare confusione (non si sa se voluta o meno, ndr) è stata però l’immagine che contiene il nome del noto gestore di fondi BlackRock (che ha anche un ETF Spot su Bitcoin, ndr); in molti hanno interpretato la notizia come se BlackRock avesse scelto Hedera per tokenizzare un suo fondo.

Un’immagine della notizia incriminata pubblicata dalla The Hbar foundation con il logo di BlackRock insieme a quello di Ownera e Archax – Fonte: THE HBAR FOUNDATION

La fretta, la FOMO e la confusione hanno poi fatto il resto, scatenando una corsa all’acquisto di diverse ore prima che l’equivoco divenisse evidente.

Che cosa abbiamo imparato?


Due considerazioni su tutte. La prima riguarda l’informazione che gira intorno al mondo crypto e che è legata prevalentemente alle notizie che arrivano dagli Stati Uniti.

In passato abbiamo già assistito a problematiche simili, e sono il sintomo della superficialità dell’informazione che circonda il mondo delle criptovalute. Purtroppo situazioni simili si verificheranno ancora.

La seconda considerazione è invece un consiglio. Meglio approfondire ogni notizia, soprattutto quando è troppo bella per essere vera.

Ad oggi chi ha investito nel token HBAR dopo l’impennata di ieri è ancora in positivo ma non sarà sempre così. Meglio un attimo di prudenza che una vita a recriminare.

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