L’hash rate di Bitcoin tocca un nuovo record. Che cosa significa?

Massimo De Vincenti
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Mining

Secondo il sito web di monitoraggio dei dati di mining di Bitcoin, MiningPoolStats, l’hash rate di Bitcoin ha toccato un nuovo record all’inizio di questa settimana. Il network ha raggiunto l’obbiettivo del calcolo di trecento quintilioni (300.000.000.000.000.000) di hash al secondo (300 EH/s).

L’hash rate di Bitcoin è considerato un indicatore della potenza di elaborazione assegnata alla sicurezza del network dai miner. Un aumento dell’hash rate è considerato un segno di adozione del network e del fatto che la rete sta diventando sempre più sicura.

Questo risultato è stato anche confermato da Bitcoin Braiins. La società di mining ha definito l’hash rate della rete in tempo reale come ” l’hash rate totale della rete stimato in base ai valori riportati dalle API per tutti i pool di mining e quelli basati sui blocchi trovati per i miner e i pool, che non riportano il loro hash rate in tempo reale”.

Un utente di Twitter ha risposto che potrebbe non essere saggio dare troppo credito “all’hash rate giornaliero, dato che statisticamente non è una rappresentazione reale dell’hash rate”. Inoltre ha consigliato “di osservare sempre l’hash rate relativo a 7 o almeno 3 giorni”.

Solitamente non viene preso in considerazione per capire se Bitcoin stia entrando in un mercato rialzista, anche se l’aumento dell’hash rate è una notizia che ogni holder di BTC vorrebbe sentire, visto che dimostra che la rete è sempre più solida nonostante il calo del prezzo del 2022.

Altri siti web hanno stimato l’hash rate della rete di Bitcoin a livelli leggermente inferiori. Ad esempio Blockchain.com l’ha misurato a circa 274 EH/s all’inizio di questa settimana, mentre l’ultima stima di BTC.com era di 283,38 EH/s.

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La difficoltà del mining è destinata ad aumentare

La difficoltà del mining è destinata a crescere con l’aumento della potenza di calcolo della rete di Bitcoin. Il prossimo aggiustamento della difficoltà avverrà tra poco più di un giorno e si prevede che aumenterà del 3,7%, raggiungendo un nuovo record di 38,99 trilioni.

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L’aumento della difficoltà di mining indica che i miner si stanno impegnando maggiormente per estrarre i blocchi, allettati dall’ultimo rialzo del valore di Bitcoin.

Secondo i dati on chain della piattaforma di analisi crypto Glassnode, i flussi di BTC dei miner verso gli exchange hanno toccato di recente un nuovo minimo di tre anni. Questo potrebbe essere ritenuto un segno che i miner sono meno desiderosi di vendere i loro BTC, forse per via dell’ultimo rimbalzo del valore di Bitcoin, visto che potrebbe essere l’inizio di una ripresa a lungo termine.

Gli indicatori tecnici e on-chain, così come un ambiente macro apparentemente più favorevole, con un allentamento delle condizioni finanziarie dovuto al calo dell’inflazione negli Stati Uniti, suggeriscono che il ribasso di BTC dello scorso anno al di sotto del livello di 16.000 dollari, potrebbe essere stato il minimo per il prossimo ciclo di mercato.

 

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