Il fondatore di Cardano non vuole collaborare con XRP

Aniello Raul Barone
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Un anno dopo che Charles Hoskinson ha scioccato la comunità delle criptovalute dichiarando apertamente che XRP “non ha alcun valore tecnico o come partnership”, il fondatore di Cardano (ADA) rimane irremovibile sulla sua posizione, citando due anni di soprusi subiti da parte dei membri della comunità  e sostenitori di XRP.

Si dà il caso che l’utente X Good Morning Crypto abbia citato il post di Hoskinson del 17 dicembre 2022, taggando il fondatore di Cardano e chiedendogli se fosse ancora fedele “a quei proclami sul valore di XRP”Hoskinson ha risposto affermativamente e ha spiegato la sua posizione in un commento del 17 dicembre 2023.

Le molestie della comunità di XRP


Secondo il fondatore di Cardano, il motivo alla base del suo atteggiamento sprezzante sono stati “due anni di molestie quotidiane da parte della comunità, la mancanza di sovrapposizione tecnica tra Cardano e XRP e il diverso adattamento del prodotto al mercato”. Hoskinson ha aggiunto che:

“Progetti come Tezos (XTZ), Algorand (ALGO), Polkadot (DOT), Ethereum (ETH) e Cardano stanno risolvendo problemi simili. Ripple è stato costruito per uno scopo diverso. Il collegamento tra le due tecnologie non ha senso. Soprattutto alla luce dei continui attacchi personali, delle molestie e della totale incapacità di avere una conversazione”.

Inoltre, ha spiegato che “molti membri della comunità XRP non accetteranno o non capiranno le mie affermazioni”, notando che anche la domanda originale “provocherebbe una rissa” che, secondo lui, sfocerebbe in “un’altra serie di articoli, post su Reddit, tweet anti-Charles”, e chiedendosi quale fosse lo scopo della domanda.

L’utente 24HRSCRYPTO ha chiesto Hoskinson di definire quali fossero queste “molestie quotidiane”, poi ha aggiunto: “ci avete chiamato tutti teorici della cospirazione ma alla fine abbiamo avuto ragione”.

Al che Hoskinson ha risposto testualmente:

“È una teoria del complotto affermare che Joe Lubin ha corrotto la SEC per perseguire Ripple. Nessuna prova è mai stata presentata. Ancora una volta non riesci a capire i miei commenti.”.

Inoltre, Hoskinson ha sottolineato che il 16 ottobre ha persino realizzato sul suo canale YouTube, un video di 52 minuti su questo argomento che espone in modo esaustivo la mia opinione”. Un video che, secondo lui, la comunità di XRP ha “ignorato e travisato”.

Su Ripple e XRP


In un’ulteriore discussione, il fondatore di Cardano ha affermato che non c’è stato “nessun attacco su XRP da parte mia”, in quanto aveva ricevuto una richiesta di condividere la sua opinione sull’azione della SEC contro XRP, e la comunità di XRP non ha gradito la sua opinione, “e poi ha trascorso i due anni successivi a tormentarmi quotidianamente”.

Infine, Hoskinson ha difeso il suo punto di vista su Ripple, considerata come:

“Un sistema di regolamento interbancario e uno stack [di valuta digitale della banca centrale (CBDC)] e non un sistema di smart contract decentralizzato che il team di Ripple non ha mai implementato, abbandonando di fatto il progetto”.

Come promemoria, il fondatore di Cardano è stato in contrasto con i “troll di XRP“, come li ha definiti, per un bel po’ di tempo, ricevendo pesanti critiche per le sue opinioni, come le teorie di cospirazione di cui sopra, e promettendo nel dicembre 2022 di smettere di discutere l’ecosistema XRP del tutto a causa dei “feroci” attacchi subiti dalla comunità.

Più di recente, ha attirato ulteriori critiche per aver sfidato la narrativa prevalente affermando che l’industria delle criptovalute non ha più bisogno di Bitcoin (BTC) per sopravvivere ma che è Bitcoin, invece, ad aver bisogno dell’industria e degli exchange di criptovalute per sopravvivere, come riportato da Finbold il 10 dicembre.

 

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