Jack Dorsey, ex Ceo di Twitter, è pronto a lanciare Bluesky Social
Mentre la situazione di Twitter appare ancora lontana da una soluzione, Jack Dorsey, l’ex Ceo del celebre social network, ha svelato finalmente qualcosa in più sul progetto a cui sta lavorando negli ultimi mesi. Non si tratterà di un Metaverso, o almeno non come siamo abituati a conoscerlo ma un qualcosa di totalmente nuovo.
La nuova creatura si chiama Bluesky e nelle intenzioni del suo creatore sarà un social network decentralizzato con alcune innovazioni che riguardano soprattutto la privacy degli utenti.
Il sito ufficiale di Bluesky
Sul sito ufficiale di Bluesky, già on-line anche se ancora in una fase embrionale, si possono leggere alcune novità in arrivo per il nuovo protocollo.
La più importante riguarda l’identità degli utenti, che sarà gestita dai nomi di dominio in AT, ovvero@prova.com. I nomi saranno poi mappati e potranno essere facilmente trasferiti da un provider all’altro.
Un’altra novità riguarda la scelta algoritmica che verrà lasciata agli utenti. Non è ancora chiaro come funzionerà ma probabilmente sarà possibile effettuare una scelta tra diversi algoritmi in stile browser web. Non come oggi, dove un solo algoritmo ha il monopolio di tutto quello che vediamo sul Web.
Infine, altre novità riguarderanno le prestazioni del network, che saranno al livello, se non superiori, a quelle del Web 2.0.
E le criptovalute?
Tra i motivi che hanno portato alle dimissioni dal board di Twitter c’è il noto interesse di Dorsey per il mondo delle valute digitali, del resto il progetto decentralizzato di Bluesky ne è la prova più evidente. Costruire un protocollo decentralizzato efficace, sicuro, ma soprattutto remunerativo è la grande sfida che l’ex Ceo di Twitter deve affrontare.
Tante le incognite, a partire dal modello di business (ci sarà un abbonamento?) fino a quelle legate a come possano reagire gli utenti di fronte a un social network non censurabile. Se è vero che la decentralizzazione è un valore sotto molti punti di vista, lasciare i social sotto il totale controllo degli utenti potrebbe portare a problemi ben più gravi.
Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.
