La controversia tra SEC e Coinbase potrebbe concludersi prima di quella di Ripple

Marcello Bonti
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Su Twitter c’è chi fa previsioni sul futuro andamento della causa che vede contrapposte Coinbase e SEC. Secondo un anonimo avvocato, la controversia si muoverà più in fretta rispetto a quanto non abbia fatto il procedimento contro Ripple avviato dall’agenzia di controllo dei mercati USA.

Coinbase e Ripple, due questioni a confronto


In un recente tweet, l’avvocato noto con lo pseudonimo di MetaLawMan afferma che la recente controversia legale che vede contrapposte Coinbase contro SEC, si risolverà più velocemente rispetto a quanto sta succedendo a Ripple.

Secondo l’avvocato, la causa contro Coinbase differisce da quella contro Ripple perché è stata presentata direttamente alla Corte d’Appello, non a un tribunale.

Ecco perché la causa Coinbase contro la SEC andrà più rapidamente verso il verdetto finale, escludendo buona parte dei procedimenti del tribunale. Verranno così a mancare la fase istruttoria, comprese deposizioni e ottenimento di documenti.

Per farsi un’idea: la fase istruttoria nel corso di un processo giudiziario rappresenta lo scambio ufficiale di informazioni tra le parti riguardo testimoni e prove su cui si fa affidamento.

MetaLawman ha dichiarato che la causa Coinbase contro la SEC comporterà solo “una breve discussione e un’udienza”.

Causa SEC contro Ripple


Il 24 aprile, Coinbase ha accusato la SEC di avere ignorato la richiesta di chiarimenti sulla definizione a norma di legge degli asset digitali. La mossa ha lasciato tutti di stucco e Coinbase ha intrapreso una battaglia contro l’ente di vigilanza sui mercati dopo gli interventi ostili nei confronti del mondo crypto.

Le accuse che la SEC ha rivolto a Ripple si stanno dibattendo in tribunale dallo scorso 21 dicembre 2020. In particolare, la SEC ha accusato Ripple e due dei suoi dirigenti, Bradley Garlinghouse e Chris Larsen, di aver venduto titoli non registrati, gli XRP, e aver raccolto 1,3 miliardi di dollari.

La contromossa di Ripple è arrivata il 3 marzo 2021. La compagnia e i suoi dirigenti hanno assunto una posizione netta, accusando la Commissione di non aver dato il giusto preavviso riguardo il fatto che XRP stesse violando le leggi sui titoli.

La causa si protrae da oltre due anni e i membri della community crypto attendono con ansia la sentenza del giudice Analisa Torres.

Molti suppongono che il procedimento volga a termine, ma nessuno sa quando verrà emesso il verdetto né cosa comporterà per Ripple e i suoi dirigenti. I principali dirigenti di Ripple, come Garlinghouse, ritengono che il giudice Torres si pronuncerà sul caso entro la prima metà del 2023.

Più ottimista l’avvocato John Deaton, fondatore di CryptoLaw, il quale ritiene che la sentenza del giudice potrebbe arrivare il 6 maggio e che concorda con l’ipotesi che il caso Coinbase verrà gestito più rapidamente rispetto a Ripple.

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