La criptovaluta Squid Game torna dal regno dei morti sfruttando l’hype dello show di Netflix

Lucio Prosperi
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Il mercato delle crypto da comprare spesso riflette fenomeni culturali più ampi e il recente aumento del volume di scambi del token Squid Game (SQUID) ne è un esempio lampante.

Il lancio su Netflix di “Squid Game the Challenge”, uno show televisivo ispirato alla popolare serie coreana, ha avuto un’incredibile ricaduta positiva sulla criptovaluta che, fino a qualche giorno fa, si poteva considerare “morta e sepolta”.

Giudizio eccessivamente negativo? Beh, ripercorrendo la (breve) storia del token SQUID è difficile pensare altrimenti.

Prendi i soldi… e scappa!


Lanciato alla fine del 2021, SQUID ha guadagnato notorietà prima per la sua crescita vertiginosa, legata all’hype generato dalla serie di Netflix, poi per la sua rovinosa caduta e lo scandalo che ha coinvolto i suoi sviluppatori.

Dopo una partenza col botto, il token è crollato del 99,99%, causando consistenti perdite a tutti coloro che avevano creduto e investito nel progetto.

Il declino è stato attribuito a un “rug pull” da parte degli sviluppatori (anonimi) che hanno sottratto circa 3,4 milioni di dollari, secondo i registri delle transazioni di BscScan.

Questo evento, oltre a segnare uno dei più importanti scandali nella storia delle criptovalute, ha lasciato il token SQUID in uno stato comatoso, dal quale non sembrava più in grado di venire fuori. E invece…

In modo decisamente sorprendente SQUID sta vivendo un rinnovato interesse da parte degli operatori. E non è certo un caso che questo interesse coincida con il lancio su Netflix dello show che ripropone “nella realtà” (brutali uccisioni a parte, anche se non sono mancati gli incidenti nell’arena di gioco…) le dinamiche della serie TV coreana.

C’è ancora speranza?


La popolarità di “Squid Game the Challenge” ha portato un certo livello di attività di scambio sulla rete.  Al momento della stesura di questo articolo, il prezzo di SQUID è di $0,011, accompagnato da un volume di scambi delle ultime 24 ore pari a $338.890. Analizzando le ultime 24 ore, il token ha registrato una diminuzione dello 0,6%.

Volume di scambi di SQUID nell’ultimo mese. Fonte: CoinMarketCap

La fornitura circolante di SQUID non è dichiarata ma quella massima è limitata a 800 milioni. Mentre il punto più alto nell’ultimo mese è stato di $0,02576 (11 novembre 2023), il più basso è stato di $0,0106 toccato nella giornata di ieri, per poi risalire in queste ultime ore sopra $0,0115.

In ogni caso il token viaggia ben al di sopra del suo minimo storico (ATL) di $0,0041, registrato il 14 maggio 2023.

CoinMarketCap, nella pagina dedicata al token SQUID ha pubblicato un alert che recita così: “Squid Game si è trasferito dal vecchio indirizzo del contratto a uno nuovo. Sembra che questo asset possa ora essere scambiato liberamente su varie piattaforme. Il progetto è ora apparentemente gestito dalla comunità, dopo le prime accuse di truffa. Vi preghiamo di effettuare tutte le opportune ricerche e valutazioni. Questo progetto, sebbene chiaramente ispirato all’omonimo show di Netflix, NON è in alcun modo collegato”.

Insomma, investire in SQUID appare decisamente un azzardo. Però un azzardo perfettamente in linea con la serie a cui si ispira, in cui le possibilità di aggiudicarsi lo straordinario montepremi sono infinitamente basse mentre quelle di essere uccisi molto alte.

Una metafora perfetta per chi ha investito nel token nel 2021 o per chi sceglie di farlo adesso…

Qualche curiosità su “Squid Game the Challenge”


Squid Game: The Challenge. Season 1 of Squid Game: The Challenge. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

I produttori dello show hanno cercato di riprodurre tutte le dinamiche presenti nella serie TV, a cominciare dalla rappresentazione del sangue quando i concorrenti vengono colpiti, per esempio nella celebre prova a “un, due, tre… stella”. Ciascun partecipante sotto la maglia aveva una bustina di inchiostro che, in caso di eliminazione, veniva fatta esplodere così da simulare il colpo di un proiettile.

La cura nei dettagli è stata tale che coloro che hanno interpretato le guardie hanno partecipato a una serie di corsi per apprendere il modo di muoversi, di rimanere immobili, e così via, poiché questo costituiva un elemento fondamentale per ricreare l’atmosfera della serie televisiva.

Stesso discorso per l’esperienza dei concorrenti che si è cercato di rendere il più immersiva e realistica possibile. Non è stato permesso loro portare alcun oggetto personale e la produzione ha fornito un marsupio contenente il necessario per l’igiene personale, una maglietta e una tuta. Coloro che hanno superato le prove hanno ricevuto una seconda tuta, mentre le magliette venivano lavate in un reparto dedicato.

Anche i pasti somigliavano a quelli presentati nella serie TV: bilanciati dal punto di vista nutrizionale, sebbene non necessariamente gourmet.

Tutto questo, nonché lo sforzo fisico e mentale richiesto per affrontare i vari giochi, avrebbe addirittura portato alcuni partecipanti al reality show a fare causa a Netflix per lesioni e danni psicologici, provocati dai non adeguati standard di sicurezza sul set.

 

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