La partnership di Tether con Britannia Bank scatena nuove polemiche sulla sicurezza!

Gaia Rossi
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tether

L’emittente della stablecoin USDT, Tether, sembra aver recentemente stabilito una partnership bancaria con Britannia Bank & Trust, istituto finanziario privato con sede nelle Bahamas. L’obiettivo di questa nuova collaborazione sarebbe agevolare i trasferimenti in dollari statunitensi.

Anche se non è chiara la data precisa di inizio di questa nuova collaborazione, negli ultimi mesi Tether avrebbe suggerito ai propri clienti di indirizzare i fondi verso il conto bancario presso Britannia Bank & Trust.

Nonostante le voci in circolazione, Tether e Britannia Financial Group, la controllata della banca, mantengono le labbra cucite sulla questione. Questa riservatezza non è nuova per Tether, che ha incontrato ostacoli nel passato nell’accedere ai tradizionali canali finanziari, soprattutto nelle banche con sede negli Stati Uniti.

In precedenza, Paolo Ardoino, Chief Technology Officer di Tether, aveva condiviso alcune informazioni sui partner bancari dell’azienda. Tra questi figurano istituti come Deltec Bank & Trust Ltd. e Capital Union Bank delle Bahamas, oltre a Cantor Fitzgerald, che svolge il ruolo di custode per i Treasury USA detenuti da Tether.

Le speculazioni riguardo alle relazioni bancarie di Tether sono aumentate soprattutto a seguito dell’accordo raggiunto nel 2021 con il Procuratore Generale di New York, che aveva avanzato accuse di falsificazione delle riserve e irregolarità contabili nei confronti dell’azienda.

I segreti di Tether sono un “ostacolo” per il settore


In un articolo di Bloomberg, Patrick Tan, consulente generale presso l’azienda di analisi blockchain ChainArgos, ha commentato che la complessa relazione tra Tether e istituti bancari insieme alle autorità di regolamentazione sta diventando problematica per l’intero settore crypto.

L’esperto ha riferito:

“La segretezza che circonda i rapporti bancari di Tether continua a essere un grosso ostacolo per lo sviluppo del settore crypto, scoraggiando le approvazioni normative su altre questioni e scoraggiando i gestori patrimoniali tradizionali con poca tolleranza per il rischio normativo”.

Negli ultimi tempi, Britannia Financial Group ha ampliato la propria presenza attraverso diverse acquisizioni, tra cui spicca quella con una società specializzata nel trading crypto nell’aprile dello scorso anno.

Al momento dell’acquisizione, il CEO di Britannia aveva evidenziato come le crypto  stessero emergendo come “un’importante asset class” per molti dei suoi clienti.

L’amministratore delegato della società londinese, Mark Bruce, è entrato a far parte di Britannia nel 2022 provenendo da Jump Trading.

Crescita di USDT

Il market cap della stablecoin USDT in circolazione ha visto un notevole aumento quest’anno, passando da circa 66 miliardi di dollari all’inizio dell’anno a quasi 83 miliardi di dollari attuali, secondo i dati forniti da CoinGecko.

Tether

Market cap di USDT nell’ultimo anno. Fonte: CoinGecko

 

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