La SEC polacca potrà sospendere e bloccare i conti crypto in vista del MiCA

Christian Boscolo
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L’Autorità di vigilanza finanziaria polacca (KNF) (l’equivalente della nostra Consob o della SEC americana, ndr) ha ricevuto nuovi poteri per la regolamentazione delle criptovalute, in vista delle norme MiCA.

La normativa MiCA (Markets in Crypto Assets Regulation), la legge europea sulle criptovalute, entrerà infatti in vigore quest’anno, anche se in realtà è entrata in vigore il 20° giorno successivo alla sua pubblicazione nel Giornale Ufficiale dell’Unione Europea, avvenuto il 9 giugno 2023.

Questo significa che la regolamentazione è diventata effettiva alla fine di giugno 2023. Tuttavia, le sue disposizioni diventeranno applicabili in fasi diverse: per gli emittenti di token riferiti a beni (ART) e token di moneta elettronica (EMT), le regole diventeranno applicabili 12 mesi dopo l’entrata in vigore della regolamentazione, mentre per gli emittenti di token di utilità e i fornitori di servizi di asset crypto (CASPs), diventeranno applicabili 18 mesi dopo​​.

Inoltre, è previsto che alcune regole di MiCA entrino in vigore a luglio 2024 e altre entro gennaio 2025.​​

Cosa può fare il KNF polacco?


I nuovi poteri consentiranno a KNF di bloccare i conti di criptovalute per 96 ore per una sospensione. Tuttavia, in caso di sospetta attività criminale legata ai fondi presenti sul conto, il periodo di blocco può essere esteso fino a 6 mesi, previo il consenso dell’ufficio del procuratore.

La maggiore sorveglianza arriva in un momento in cui la Polonia si sta preparando a offrire nuove linee guida sulle criptovalute in linea con quelle previste dal MiCA.

L’annuncio del regolatore polacco ha però ricevuto l’opposizione da parte delle aziende e degli investitori locali di criptovalute.

Gli esperti crypto sono preoccupati per la mancanza di chiarezza nelle regole previste per la sospensione e il blocco dei conti, e ritengono che in assenza di criteri certi questo possa portare come minimo confusione e, in alcuni casi, persino all’abuso di potere, come riportato dal sito Finance Magnates.

Questa è un’altra normativa che sta causando notevoli problemi, dopo il tentativo di qualche anno fa di aumentare la tassazione sulle criptovalute“, ha dichiarato Arkadiusz Jóźwiak, trader e analista di criptovalute.

La Polonia e le criptovalute


Le autorità polacche sostengono che le nuove norme sulla vigilanza rientrano nei requisiti del MiCA. Tuttavia, il MiCA non prevede in alcun caso il “blocco” delle criptovalute sui conti degli utenti.

Inoltre, la Polonia vanta 6 milioni di cittadini (il 15% della popolazione) che hanno utilizzato almeno una volta le criptovalute lo scorso anno. Secondo i dati di Statista, si prevede che quest’anno il numero aumenterà di un altro milione.

Inoltre, sempre secondo le previsioni di Statista, il fatturato della Polonia nel mercato delle criptovalute dovrebbe raggiungere i 456,9 milioni di dollari nel 2024.

All’inizio di quest’anno, l’autorità di regolamentazione polacca ha annunciato l’intenzione di iniziare a supervisionare gli asset digitali. Lo sviluppo mira rafforzare le capacità di regolamentazione della KNF e a concedere l’autorità di imporre sanzioni finanziarie alle società di criptovalute non conformi.

 

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