Le banche UK limitano le transazioni crypto – Cosa è successo?

Gaia Rossi
| 2 min read

Banche

HSBC Holdings Plc e Nationwide Building Society, visto il panorama legale e normativo che circonda il settore crypto, hanno deciso di adottare delle misure per limitare l’accesso dei clienti ai crypto asset. Quest’ultima mossa evidenzia le preoccupazioni e incertezze delle banche britanniche riguardo all’uso e al trading di crypto.

Nationwide – Niente più carte di credito per gli acquisti in crypto


Nationwide ha recentemente detto che le carte di credito non possono più essere utilizzate per effettuare acquisti in crypto e i limiti giornalieri per gli acquisti con carta di debito sono stati fissati a 5.000 sterline (6.000 dollari).

Inoltre è stato implementato un limite giornaliero ridotto di 100 sterline (120 dollari) per un tipo di conto specifico dedicato ai giovani sotto i 23 anni.

La società ha dichiarato:

“Questi limiti si applicheranno quando identificheremo i pagamenti agli exchange crypto”. “Tali limiti si applicano ogni volta che si utilizza la carta per effettuare un pagamento. Questo include l’utilizzo di un wallet digitale, come Apple Pay o Google Wallet”.

Limitati i pagamenti con carta a Binance


Inoltre i pagamenti con carta a Binance sono stati limitati e saranno anche rifiutati, a seguito di “azioni simili da parte di altri provider”, aggiungendo che “anche con il vostro consenso diretto di persona o per telefono, non possiamo rimuovere la restrizione e permettervi di effettuare un pagamento a Binance”.

Gli utenti, però, potranno continuare a trasferire il denaro che detengono in Binance sui loro conti Nationwide.

Sembra che le banche stiano prendendo questa decisione perchè hanno fatto riferimento alla Financial Conduct Authority (FCA), visto che ha lanciato un avvertimento sui rischi legati all’acquisto di crypto.

Le autorità di regolamentazione, tra cui il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), hanno messo in guardia le banche dal facilitare gli acquisti di crypto, a causa dei rischi che i crypto asset possono rappresentare per il sistema finanziario tradizionale.

Anche la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti ha dichiarato che le istituzioni finanziarie devono essere caute nei confronti dei “rischi di liquidità potenzialmente più elevati”,  che derivano da alcune fonti di finanziamento provenienti da entità legate alle criptovalute.

Negli ultimi anni altre istituzioni britanniche hanno inasprito le restrizioni imposte alle attività legate alle crypto, tra cui Banco Santander SA, Lloyds Banking Group Plc e Natwest Group Plc.

Molte banche hanno messo dei limiti relativi agli exchage crypto, ma Binance rimane un’entità particolarmente popolare per imporre restrizioni.

Nel frattempo, Silvergate, banca crypto-friendly, ha annunciato all’inizio di questa settimana che non sarebbe stata in grado di presentare il suo rapporto finanziario annuale alla SEC in tempo e che stava valutando la sua capacità di rimanere in attività. Di seguito le azioni di Silvergate sono crollate di oltre il 55%.

Silvergate è stata una delle banche più colpite dal crollo dall’exchange FTX nel novembre dello scorso anno. Ha subito una corsa agli sportelli e ha dovuto vendere 5,2 miliardi di dollari di titoli di debito in perdita per coprire circa 8,1 miliardi di dollari di prelievi degli utenti. Ha subito quindi una perdita di 718 milioni di dollari, che secondo quanto riferito ha superato i profitti totali della banca dal 2013.

Adesso diverse società crypto in rapporti con la banca crypto stanno scappando. MicroStrategy e Tether hanno negato di aver avuto un’esposizione significativa a Silvergate, e molte altre società crypto, tra cui Coinbase, Paxos, Galaxy Digital e Kraken, hanno interrotto i loro rapporti con la banca dopo il ritardo dell’annuncio.

 

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social