Le criptovalute potrebbero giocare un ruolo decisivo per Donald Trump alle elezioni presidenziali

Christian Boscolo
| 3 min read

Un recente sondaggio condotto da Paradigm, società leader nel settore delle criptovalute, ha rivelato che Donald Trump gode di un notevole sostegno da parte della comunità crypto per le prossime elezioni presidenziali statunitensi del 2024

Il sondaggio, che ha coinvolto 1.000 elettori registrati, ha rilevato che il 48% dei proprietari di criptovalute intende votare per l’ex presidente, mentre il 39%  per l’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Se è pur vero che gli ultimi sondaggi per le elezioni statunitensi, condotti da Public Opinion Strategies con sede in Virginia tra il 28 febbraio e il 4 marzo, hanno coinciso con un periodo di impennata del prezzo del Bitcoin, passato da 58.000 dollari al massimo storico dei 73mila dollari, i risultati di rispecchiano fedelmente quelli di altre società affermate.

Tra tutti gli elettori registrati, il 45% ha favorito Trump, mentre il 42% ha sostenuto Biden.


Gli elettori di criptovalute restano scettici nei confronti di entrambi i partiti principali nonostante i numeri del sondaggio su Trump.

È interessante notare che il sondaggio ha anche evidenziato una mancanza di fiducia degli elettori nei confronti di entrambi i principali partiti politici per quanto riguarda le questioni legate alle leggi sulle criptovalute.

Secondo Paradigm, il 49% degli elettori ha espresso sfiducia in entrambi i partiti quando si tratta di criptovalute, tra cui il 40% dei democratici e il 30% dei repubblicani.

Il Partito Repubblicano ha mostrato maggiore interesse per le questioni legate alle criptovalute, in particolare in relazione alle valute digitali delle banche centrali (CBDC).

In particolare, uno dei motivi per cui i sondaggi di Trump per le elezioni presidenziali del 2024 sono migliori è che l’ex presidente ha giurato di eliminare le CBDC in caso di rielezione.

Il sondaggio di Paradigm sottolinea inoltre che i detentori di criptovalute non sono più un gruppo di nicchia o marginale, ma emergono come una forza di voto significativa.

Il 19% degli elettori possiede o utilizza attualmente le criptovalute, mentre un ulteriore 16% si dichiara interessato a investire in asset digitali.

Il rapporto suggerisce che i funzionari eletti dovrebbero tenere conto di questa fascia demografica, poiché i possessori di criptovalute potrebbero diventare un voto decisivo in elezioni che si annunciano molto combattute.

L’analisi indica che le criptovalute potrebbero aver influenzato i modelli di voto rispetto alle elezioni del 2020 tra Biden e Trump.

Tra la comunità crypto, il 43% ricorda di aver votato per il presidente Biden nel 2020, mentre solo il 39% ricorda di aver votato per l’ex presidente Trump.

Questo suggerisce che alcuni proprietari di criptovalute che hanno votato per Biden alle precedenti elezioni potrebbero aver cambiato idea a causa delle azioni intraprese da alcune agenzie dell’amministrazione Biden.

Le persone di colore e i giovani sono più propensi a possedere criptovalute


Il sondaggio ha anche rivelato i cambiamenti nei dati demografici relativi al possesso di criptovalute, che vanno molto di moda tra le persone di colore e i più giovani.

Il rapporto rileva che il 33% degli afroamericani e il 32% degli ispanici possiedono o hanno scambiato criptovalute nel 2024, rispetto al 20% e al 22%, rispettivamente, dell’anno precedente.

Paradigm conclude che le preferenze degli elettori giovani e non bianchi si stanno spostando, e che l’approccio dei politici nei confronti delle criptovalute è una delle loro preoccupazioni.

Il sondaggio ha colto la frenesia del mercato che circonda gli ETF Bitcoin spot, a cui è stato attribuito il merito di aver alimentato la recente corsa al rialzo.

Circa il 6% degli elettori ha dichiarato di aver investito in ETF di criptovalute e un altro 6% ha intenzione di farlo. Un ulteriore 22% ha espresso la possibilità di acquistare un ETF sul Bitcoin spot. Il margine di errore del sondaggio è del 3,5%, il che indica un ragionevole livello di fiducia nei risultati.

 

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