Questa crypto a 1$ potrebbe esplodere insieme alle fee di Bitcoin

Laura Di Maria
| 4 min read

Con l’halving di Bitcoin le fee sulle transazioni hanno toccato livelli record fino a superare i 100 dollari. Nel giro di poche ore si sono accumulate commissioni per il mining di oltre 2,4 milioni di dollari. A scatenare l’inferno ci ha pensato un nuovo standard che si prepara a fare furore sul network del re delle crypto, Runes Protocol.

Intanto però gli investitori a caccia di occasioni ad alto potenziale sono interessati alle crypto a basso costo per le quali sperano arrivino aumenti consistenti una volta che salirà la domanda sul mercato.

L’influencer crypto noto come Untraceable su X, ex Twitter, ha condiviso un post importante con i suoi 12mila follower. Ritiene che se l’epoca di alte commissioni su BTC durerà ancora a lungo, l’attenzione degli investitori potrebbe virare altrove fino a dare vita alla prossima altseason.

La stagione delle altcoin si avvicina: Nano (XNO)


Una crypto da tenere d’occhio potrebbe essere Nano (XNO), che introduce un concetto innovativo: il taglio completo delle fee. La rete permissionless Nano (XNO) ha sviluppato un protocollo gratuito grazie a un’innovativa modalità di definizione delle priorità dei dati.

Perché Nano non ha commissioni?

Semplificando un concetto più complesso, Nano non applica commissioni perché il progetto è stato progettato in modalità open source. Quindi di fatto è stato progettato per non avere costi.

Restano però i costi operativi e infrastrutturali per alimentare i server o nodi e quelli relativi alle proof of work minime per la convalida delle transazioni.

Colin LeMahieu ha creato e presentato Nano nel 2015 sull’arcinoto forum BitcoinTalk.

In pratica si serve di una nuova tecnologia chiamata block-lattice, che crea un processo più efficiente e scalabile per la conferma delle transazioni in modo asincrono (DAG).

In pratica, spiegava Colin LeMahieu, ha realizzato qualcosa che in attesa di una definizione migliore è stato battezzato ” block lattice”. Così, ogni account nel sistema si occupa di controllare una determinata catena di blocchi, e così via, l’insieme delle catene è replicato tra tutti i peer della rete. Insomma, i singoli account possono operare in maniera indipendente e non serve prova oltre alla firma digitale della transazione. Ha concluso LeMahieu:

“Penso che questa soluzione favorisca la scalabilità rimuovendo gli intervalli di blocco, il mining, le commissioni di transazione, ecc. E mi chiedevo cosa ne pensassero tutti.”

Non solo transazioni a costo zero


Oltre all’assenza di commissioni, la tecnologia block lattice consente la conferma dei blocchi con finalità deterministica in meno di un secondo, come riportato da Nanospeed.info. Al contrario, secondo i dati di yCharts, il tempo medio di conferma di Bitcoin è di 111 minuti.

Nel corso degli anni alcuni sviluppatori favorevoli all’applicazione di fee hanno criticato il progetto. In pratica, si sostiene, l’assenza di costi potrebbe essere un forte richiamo per le transazioni truffaldine e lo spam.

Non è dello stesso parere LeMahieu che ritiene invece che siano proprio le forzature sulle fee delle transazioni ad alimentare la volatilità delle commissioni su Bitcoin. Invece, XNO adotta una modalità unica per gestire la convalida della priorità nelle transazioni.

La prova della resilienza del protocollo è stata data di recente dopo un attacco di spam che la rete è riuscita a gestire con successo nonostante alcuni utenti abbiano segnalato ritardi occasionali di oltre un minuto nel completare le transazioni.

Nano è un’occasione a $ 1 da cogliere al volo?


In questo momento XNO è scambiato a 1,21 dollari, in aumento di oltre il 5% in 24 ore, mentre il token cresce del 37,49% su base annua.

La fornitura è di 133,24 milioni di XNO, che si traduce in una bassa capitalizzazione di mercato di quasi 150 milioni di dollari, quindi sta ancora fuori dalla classifica delle prime 300 crypto per market cap.

Comprendere l’intricato universo Bitcoin e guadagnare


Non è facile districarsi con successo nell’intricato mondo crypto e blockchain. Ci prova da anni il progetto 99Bitcoins che di recente ha lanciato la propria ICO col lancio del token $99BTC.

In questo modo vuol dare vita all’innovativo “Impara-per-Guadagnare” (Learn2Earn), che premia gli utenti che dedicano tempo alla loro formazione in questo specifico ambito dell’innovazione tecnologica.

La prevendita, partita da poco, ha già messo a segno importanti risultati a dimostrazione dell’alto interesse nel progetto e della fiducia degli investitori nel suo potenziale.

La tokenomic è ben strutturata e riserva il 17% alle ricompense per la comunità distribuite tra airdrop e incentivi. Il 15% è destinato alla prevendita, il 14% alle ricompense per lo staking. Poi ancora, il 23% allo sviluppo di progetto e piattaforma, l’8% alimenterà la liquidità su exchange, infine il restante 23% dei token alimenterà le attività di marketing per accrescere la notorietà di 99Bitcoins.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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