Robinhood acquisisce X1 per 95 milioni di dollari. Intanto Coinbase e Binance…

Marcello Bonti
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Robinhood, la nota piattaforma di trading online, ha annunciato la sua quinta acquisizione in cinque anni: la compagnia di carte di credito X1. Da settembre, chi vuole investire in crypto avrà a disposizione un nuovo strumento alleato.

L’operazione di acquisizione vale 95 milioni di dollari e si dovrebbe concludere entro il prossimo settembre. A darne notizia con un comunicato è stata la stessa Robinhood.

Robinhood acquisisce X1 per 95 milioni di dollari


Robinhood Markets, Inc. ha chiuso l’accordo di acquisizione di X1 Inc., una piattaforma con sede a San Francisco. La compagnia propone una carta di credito senza commissioni che offre premi per ogni acquisto.

Nel comunicato stampa diffuso da Robinhood, si legge che “questo segna un passo importante nel nostro percorso di ampliamento dell’offerta di prodotti e di consolidamento del rapporto con i clienti”.

Una carta di credito accessibile per tutti rappresenta una voce di continuità con la missione della compagnia di trading online di rendere la finanza democratica, accessibile a tutti.

La carta sarà effettivamente molto accessibile, senza spese di gestione annue, more o sulle transazioni verso l’estero. Di fatto, così Robinhood si assicura un canale d’accesso al credito per i propri clienti, come ha spiegato lo stesso CEO della compagnia Vlad Tenev.

L’acquisizione prevede anche l’integrazione del team di X1 in Robinhood e i co-fondatori Deepak Rao e Siddharth Batra, saranno responsabili del ramo carte di credito.

Non sono ancora definiti i termini dell’acquisizione, ma Robinhood prevede un pagamento finale per la fusione di circa 95 milioni di dollari liquidi. Potrebbero esserci modifiche in corso di chiusura del contratto che avverrà entro il terzo trimestre del 2023.

Un anno duro per Robinhood


La compagnia che per prima è riuscita con successo a portare il trading online a tutti grazie alla sua app per smartphone e desktop, ha registrato risultati negativi rispetto al 2022.

Secondo il report più recente pubblicato dalla piattaforma, la base utenti mensili è scesa da 16 milioni nel primo trimestre del 2022 a poco meno di 12 milioni nello stesso periodo di quest’anno.

In calo anche le entrate su base annua del 40% sul trading di criptovalute. Nel primo trimestre le entrate relative al trading crypto sono state quasi 38 milioni di dollari contro i 54 milioni dello stesso periodo del 2022.

Anche la piattaforma ha subito gli effetti delle misure legali intraprese dalla SEC contro i principali exchange statunitensi e i relativi token quotati.

Dal listino sono stati esclusi progetti importanti del calibro di Solana, Polygon e Cardano a loro volta inclusi nell’elenco delle irregolarità rispetto alle leggi sui titoli rilevate dall’autorità di vigilanza sui mercati.

A subire il colpo più duro sono stati gli exchange Binance e Coinbase, ora accusati di operare come exchange senza opportuna licenza.

Robinhood, che opera come facilitatore del trading per i titoli di finanza tradizionale e crypto, potrebbe cogliere l’occasione dell’indebolimento momentaneo dei principali concorrenti. Sferrare l’attacco offrendo servizi legati ai prestiti potrebbe rappresentare una mossa vincente per erodere una fetta di dominance sul mercato crypto USA.

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