Saxo Bank nei guai in Danimarca – Ecco cosa sta succedendo!

Sauro Arceri
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Una delle principali istituzioni finanziarie danesi a offrire servizi di trading di criptovalute ai propri clienti, Saxo Bank, è stata costretta a liquidare le sue partecipazioni in crypto-asset. La decisione è stata presa dall’Autorità di Vigilanza Finanziaria Danese (DFSA), la quale ha ribadito che le banche locali non sono autorizzate a utilizzare le criptovalute come strumenti di copertura per i rischi commerciali.

Le motivazioni addotte dall’autorità di regolamentazione danese


Secondo quanto dichiarato dall’autorità di regolamentazione, Saxo Bank offre ai suoi clienti la possibilità di negoziare una varietà di prodotti basati su criptovalute, tra cui ETF (Exchange Traded Funds) ed ETN (Exchange Traded Notes).

La DFSA ha inoltre evidenziato che Saxo Bank possiede un proprio portafoglio di crypto-asset, utilizzato come copertura per mitigare il rischio di mercato associato ai prodotti criptovalutari offerti dalla banca. Tuttavia, il regolatore ha sottolineato che questa attività è contraria alle normative vigenti per le istituzioni finanziarie danesi.

La decisione si basa sulle attività elencate nell’Appendice 1 della legge sulle società finanziarie, che esclude la negoziazione di criptovalute da parte di Saxo Bank come attività consentita per le istituzioni finanziarie.

Una decisione senza grandi conseguenze per Saxo Bank e i suoi clienti


La decisione dell’autorità di vigilanza danese non sembra comportare grandi conseguenze per Saxo Bank e i suoi clienti. La DFSA ha rilevato che i regolamenti MiCA dell’Unione Europea non entreranno pienamente in vigore fino al dicembre 2024 e quindi ha sottolineato che, per il momento, l’area delle criptovalute rimane non regolamentata.

La DFSA ha giustificato la sua decisione affermando che il trading non regolamentato di crypto-asset da parte delle banche potrebbe minare la fiducia nel sistema finanziario e compromettere la stabilità prevista dalla legge sulle attività finanziarie. Inoltre, Saxo Bank è considerata un’importante istituzione finanziaria sistemica dalla FSA.

Un portavoce di Saxo Bank ha chiarito che l’ingiunzione della DFSA non impone alla banca di interrompere l’offerta di criptovalute ai propri clienti. Ha anche affermato che la banca detiene un “portafoglio molto limitato di criptovalute“, utilizzato principalmente per coprire un rischio marginale associato alle transazioni con crypto-asset. Pertanto, l’impatto sull’attività della banca e sui suoi clienti dovrebbe essere minimo.

In Danimarca, le criptovalute sono considerate beni privati e non valute. Recentemente, la Corte Suprema danese si è pronunciata sulla tassazione dei profitti derivanti dalla vendita di Bitcoin, sostenendo la necessità di tassare tali guadagni.

 

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