SBF festeggia: non ha più il divieto di comunicare. Ma c’è un prezzo da pagare…

Christian Boscolo
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Adobe Stock / Stanislav

Dopo un mese tumultuoso per Sam Bankman-Fried (SBF), ex boss di FTX caduto in disgrazia, finalmente i pubblici ministeri hanno ceduto. Gennaio è stato infatti un mese difficile per SBF. Nonostante sia agli arresti domiciliari in California grazie a una cauzione di 250 milioni di dollari, la scorsa settimana il giudice distrettuale Lewis Kaplan ha imposto severe restrizioni alla sua libertà di comunicare. Gli avvocati dell’accusa temevano infatti che Bankman-Fried potesse influenzare i testimoni. Le preoccupazioni riguardavano in particolare l’utilizzo di Signal, un’applicazione che cancella i messaggi dopo che sono stati letti.

Ma, notizia di oggi, sembra che i pubblici ministeri abbiano annullato queste restrizioni. Il motivo è da ricercarsi in un accordo con l’avvocato difensore di SBF, Mark Cohen. Il nuovo agreement consentirà a SBF di continuare a comunicare finché rispetterà l’ordine di non contatto – ovvero un elenco di persone con cui non può assolutamente parlare.

Questo gli consentirà di avere conversazioni anche con i dipendenti attuali e precedenti di FTX. Ma riaprirà anche i canali di comunicazione con la famiglia e gli amici. Inoltre, Cohen ha costretto i procuratori a esentare alcuni nomi dall’ordine di non contatto. Nomi che non sono stati però resi pubblici.

Ma l’accordo non era gratuito. Fare pressione sui pubblici ministeri ha avuto un costo. E la star dell’industria crypto caduta in disgrazia ha doviuto accettare condizioni molto più rigide in altre aree.

Quali nuove condizioni ha accettato Sam Bankman-Fried?

SBF ha accettato di essere completamente bandito dal commercio di criptovalute.
Questo si estende al divieto di accedere ai suoi beni in criptovaluta e di effettuare transazioni in criptovaluta. Ma oltre a questo, Cohen ha anche accettato di limitare le finanze personali di SBF fino al processo, ad ottobre. L’accordo limita la sua capacità di effettuare transazioni superiori a 1.000 dollari. Tranne che per pagare le spese legali di Cohen, ovviamente. Insomma, una piccola vittoria per SBF, ma per quanto ancora? Solo ottobre potrà dirlo. La saga di FTX continua su queste pagine…

 

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