Secondo un sondaggio l’84% dei videogiocatori statunitensi non ha mai provato i giochi blockchain

Christian Boscolo
| 4 min read

Un recente sondaggio condotto da Onepoll.com ha rivelato che l’84% dei giocatori negli Stati Uniti non ha mai sentito parlare o giocato ai videogiochi blockchain, comprese le loro caratteristiche e i potenziali vantaggi.

Il 52% dei partecipanti non ha addirittura mai sentito parlare di giochi blockchain, mentre il 32% ne ha sentito parlare ma non li ha mai provati.

La comunità dei giocatori non è consapevole dei giochi blockchain


Il sondaggio, che ha coinvolto 2.000 giocatori adulti, ha rivelato che sebbene i giochi blockchain offrano funzionalità come la rivendita degli acquisti in-game, molti giocatori non hanno ancora esplorato queste nuove funzioni.

Il sondaggio ha rivelato che il 63% degli intervistati ritiene di dover ricevere il rimborso degli acquisti in-game in caso di chiusura di un gioco, mentre il 34% pensa che i giocatori dovrebbero votare su tali decisioni, senza sapere che i giochi blockchain offrono già queste possibilità.

Nel 2023 più di 60 titoli e 11 società di sviluppo di videogiochi hanno chiuso i battenti, lasciando i giocatori senza un compenso per i loro acquisti in-game.

Il Sondaggio ha anche dimostrato che i player investono in modo significativo in oggetti virtuali, spendendo in media 6.425,13 dollari nel corso della loro vita. L’indagine ha rilevato che il giocatore medio spende 8,74 dollari al mese per risorse di gioco, armi e vite extra.

Unstoppable Games presenta un gioco basato su Starknet


Lo studio è stato commissionato dallo sviluppatore di giochi Unstoppable Games per sottolineare il lancio di Influence, il suo nuovo gioco basato su Starknet.

La possibilità di rivendere gli oggetti acquistati nel gioco e di recuperare un po’ di denaro sono tra i principali cambiamenti che, secondo gli intervistati, migliorerebbero i videogiochi ad oggi“, ha dichiarato il fondatore e CEO di Unstoppable Games Chris Lexmond.

Dobbiamo migliorare, come industria, nello spiegare che i giochi on-chain come Influence possono offrire, e già offrono, questi servizi ai giocatori e convincerli a provarli e ad entrare nell’esperienza di gioco della blockchain“, ha dichiarato Lexmond.

Qualche considerazione sui giochi Blockchain


Al momento ci sono però diversi problemi che ostacolano l’esplosione dei giochi Blockchain. In primo luogo, almeno per il momento, dal punto di vista grafico e strutturale sono inferiori ai titoli tripla A in uscita per PC e console.

Nonostante il gap si stia riducendo anno dopo anno, difficilmente vedremo a breve dei titoli blockchain che possano rivaleggiare con i videogiochi delle grandi major.

E qui arriviamo al secondo problema. I grandi publisher di videogiochi non vedono di buon occhio la blockchain, un mondo completamente decentralizzato dove le decisioni successive alla creazione del gioco, devono essere votate dalla community.

Avere il pieno controllo sull’economia del gioco è uno degli aspetti a cui i publisher tengono di più, e difficilmente vi rinunceranno. Gli acquisti in game, come espansioni per videogiochi tramite DLC o micro transazioni per console e PC e servizi on demand, rappresentano infatti una parte significativa degli introiti.

Per concludere, anche i giochi blockchain non rappresentano al momento una garanzia assoluta, così come quelli incentrati sul metaverso. Un calo vertiginoso dei giocatori potrebbe far sprofondare l’economia di un gioco, così come la mancanza si sviluppo e aggiornamenti da parte di chi l’ha creato.

In questo caso i giocatori si troverebbero con una valuta di gioco estremamente svalutata, e perderebbe gran parte dei loro guadagni, anche se sarebbe comunque meglio di niente.

Dopo i forti ridimensionamenti di videogiochi come The Sandbox e Axie Infinity, al momento non sono molti i titoli su Blockchain di grande richiamo.

Tra i titoli più attesi c’è sicuramente Illuvium, un videogioco con grafica paragonabile a un Tripla A, così come Guild of Guardians, altro titolo molto interessante con uno stile di gioco che ricorda quello di Diablo.

Infine, se amate i classici degli anni ’80, è appena stato lanciato in prevendita un titolo blockchain che si ispira al mitico Tamagotchi, il gioco elettronico portatile giapponese creato da Akihiro Yokoi e Aki Maita, e prodotto da Bandai.

I numeri del mercato dei videogiochi


Sapete quanto ha generato il mercato dei videogiochi in tutto il mondo? 184 miliardi di dollari. È questo l’ammontare dei ricavi generati nel 2023, in crescita del 0.6% su base annua rispetto al 2022.

I videogiochi per console si aggiudicano il 29% dei ricavi complessivi (53.2 miliardi di dollari, +1.9% rispetto al 2022); mentre si fermano al 21% i videogiochi PC in formato fisico e digitale (38.4 miliardi di dollari, con un +5.2% rispetto al 2022) e solo l’1% va ai browser game (1.9 miliardi di dollari, con una flessione del 16.9% rispetto all’anno precedente).

La parte del leone spetta ai videogiochi mobile con il 49% del mercato, pari a 90.4 miliardi di dollari. E i giocatori? Anche il loro numero è in aumento, sono ora 3.38 miliardi, su una popolazione mondiale complessiva di 8 miliardi di persone, con una crescita del 6.3% rispetto al 2022.

Purtroppo, nonostante questi numeri da capogiro, nel corso del 2023 sono avvenuti più di 9.000 licenziamenti, una situazione che sicuramente va approfondita.

Leggi Anche: