Un documentario su Bitcoin vince il premio per il miglior cortometraggio a Cannes

Lucio Prosperi
| 4 min read

Il documentario sul mining di Bitcoin, intitolato ‘Dirty Coin’, si è aggiudicato il premio per il miglior cortometraggio al Cannes Indie Shorts Awards. Diventa dunque una visione imprescindibile per chiunque voglia investire in Bitcoin.

La città francese di Cannes è rinomata nell’industria cinematografica per il suo storico Festival del Cinema ma quella non è l’unica occasione per parlare di film e documentari. Da anni, infatti, il Cannes Indie Shorts Awards si affianca al più celebre Festival per premiare e mettere in luce i registi di film indipendenti.

È in questo contesto che Alana Mediavilla, la regista di ‘Dirty Coin’, è stata premiata per questo suo nuovo cortometraggio sul mining di Bitcoin. Dopo aver già realizzato l’anno scorso un documentario chiamato ‘Stranded’ – vincitore di più 9 premi in vari festival sparsi per il mondo – torna con un corto che tratta l’argomento di come i miner di Bitcoin sfruttino le risorse energetiche inaccessibili in luoghi remoti in tutto il mondo.

Del resto è risaputo che i miner dimostrano grande ingegnosità quando si tratta di utilizzare energie rinnovabili, visto che risparmiare consente loro di ottimizzare i guadagni.

“Dirty Coin racconta la parabola di Bitcoin dall’inizio di tutto e si sposta rapidamente verso l’industria così com’è oggi. Esplora i conflitti che hanno portato BTC ad avere questa brutta reputazione. Direi che questo cortometraggio potrebbe rappresentare una sorpresa per molti”, afferma Alana.

In Paraguay utilizzando la corrente di un fiume, in El Salvador sfruttando i vulcani o ancora usando il metano delle discariche, i miner di Bitcoin impiegano energie che sono solitamente ‘bloccate’ per fornire energia verde alle loro macchine.

“Se avevi dubbi che Bitcoin sia per tutti…  un cortometraggio sulla capacità unica di BTC di recuperare l’energia sprecata ha vinto come miglior cortometraggio documentario a Cannes”, ha commentato l’esperto di mining Bitcoin ed energia rinnovabile Daniel Batten.

In uscita nel corso dell’anno e una prima proiezione prevista per il 20 aprile


Alana ha confermato che la prima del cortometraggio è prevista per il prossimo 20 aprile, in occasione del Bitcoin Film Festival a Varsavia, in Polonia.

“Il mio elenco dei progetti futuri include altri documentari. Mi è stato chiesto spesso perché insisto nel fare film in cui il profitto è molto inferiore rispetto ad altri lavori che faccio. E la mia risposta è sempre la stessa. I documentari hanno il potere di cambiare il mondo, instillando nuove idee nella mente di persone brillanti di tutto il mondo. Questo aiuta le persone a entrare in contatto con cose a cui normalmente non sono esposte. Il fatto che possiamo contribuire a orientare il mondo in una direzione più intelligente e consapevole mi sembra qualcosa che valga la pena perseguire instancabilmente”, afferma la regista.

È proprio grazie a questo tipo di documentari che l’industria crescerà. Perché consentono di mettere in evidenza i fatti anziché supposizioni errate.

Il mining di Bitcoin e il suo utilizzo di elettricità ne sono l’esempio perfetto. Tanto più che questa industria soffre ancora di alcune paure infondate diffuse da alcuni media, che utilizzano calcoli obsoleti.

“Molte persone hanno idee sbagliate su Bitcoin, basate su ciò che viene comunemente ripetuto dai media. Nessuno pensa mai né si preoccupa del consumo di energia delle industrie con cui interagiamo ogni giorno ma quando si tratta di Bitcoin, sono tutti convinti che sia ‘sporco’ a causa di tutto quel consumo di energia! Le persone sembrano conoscere solo quel dato fuori contesto…”, ha dichiarato Alana in un’intervista.

Altri film da guardare


Dirty Coin non è l’unico documentario a trattare il tema delle criptovalute e di Bitcoin in particolare. Ecco cinque proposte per approfondire l’argomento.

Bitcoin – Shape the Future

Per chi fosse interessato ad approfondire il punto di vista cinese su Bitcoin e l’attuale scenario delle criptovalute nel Paese, “Bitcoin – Shape the Future” rappresenta una scelta ideale. Questo documentario, il primo del genere prodotto nella nazione asiatica, focalizza l’attenzione su aziende di rilievo come Bitmain e Huobi, attive nel contesto delle criptovalute in Cina.

The Rise and Rise of Bitcoin

Segue la storia di David Mross, un programmatore informatico e appassionato sostenitore di Bitcoin. David ha scoperto BTC nel 2011 e lui e suo fratello hanno deciso di realizzare un documentario per aiutare le persone a capire cosa significhi e che importanza abbia per il mondo. Tra gli intervistati di Mross ci sono Erik Voorhees, Charlie Shrem e Mark Karpeles.

Bitcoin: The End of Money as we Know it

Questa produzione ci riporta indietro nella storia per tracciare l’evoluzione del denaro fino a oggi. Il documentario ci guida attraverso la società antica, Wall Street e l’attuale sistema monetario, fino ad arrivare al vasto potenziale di Bitcoin. Questo film ha vinto il Premio Speciale della Giuria nel 2015 all’Amsterdam Film Festival ed è stato premiato all’Anthem Film Festival.

Bitcoin: Beyond the Bubble

Per coloro che cercano una visione concisa ma ricca di informazioni. Con una durata di soli 35 minuti, il documentario fornisce risposte alle domande sollevate da numerosi critici di Bitcoin, offrendo una panoramica chiara e accessibile sull’intricato mondo delle criptovalute.

Banking On Bitcoin

Disponibile su Netflix, è probabilmente il documentario su Bitcoin più popolare tra quelli in circolazione. Discute le radici della tecnologia, il suo enorme potenziale e come si è sviluppata nei suoi primi anni.

 

Leggi anche: