Gli ETF Spot su Bitcoin sono in calo: c’è da preoccuparsi?

Aniello Raul Barone
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Forti deflussi per gli ETF Bitcoin spot

Negli ultimi giorni, gli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti hanno fatto registrare un record di deflussi netti. Perfino l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, che fin dalla sua approvazione è sempre stato in attivo, ieri ha registrato il suo primo giorno in negativo.

Secondo i dati di Farside Investors, infatti, nella giornata di mercoledì 1° maggio il fondo Bitcoin di BlackRock ha visto defluire 36,9 milioni di dollari.

Inoltre, sempre secondo i dati preliminari di Farside Investors, altri nove ETF Bitcoin spot statunitensi hanno registrato collettivamente deflussi per 526,8 milioni di dollari. L’unico fondo a non registrare deflussi è stato l’Hashdex Bitcoin ETF (DEFI).

Fidelity registra il maggior deflusso giornaliero


Tra gli ETF Bitcoin spot, il record del maggior deflusso nelle 24 ore appartiene al Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund (FBTC), che ha perso ben 191,1 milioni di dollari netti.

Il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) ha seguito a ruota, con un deflusso di 167,4 milioni di dollari, mentre l’ARK 21Shares Bitcoin ETF e il Franklin Bitcoin ETF hanno registrato deflussi rispettivamente di 98,1 e 13,4 milioni di dollari.

Nel complesso, questo segna il più alto deflusso in un solo giorno per gli ETF Bitcoin spot statunitensi. Questi deflussi, inoltre, coincidono con il calo del 10,7% che il prezzo di Bitcoin ha subito nell’ultima settimana.

Il presidente di ETF Store, Nate Geraci, ha sottolineato che anche i fondi basati sull’oro, l’ETF iShares Gold e l’ETF SPDR Gold, hanno registrato deflussi rispettivamente di 1 e 3 miliardi di dollari quest’anno.

È interessante notare che, nonostante questi deflussi, l’oro ha registrato un aumento del 16% da un anno all’altro, come sottolineato da Geraci in un recente post.

Il noto analista di ETF presso Bloomberg, James Seyffart, ha sottolineato che gli afflussi e deflussi sono un evento normale nella vita di un ETF e che, nel complesso, gli ETF Bitcoin spot stanno ancora operando senza problemi. Seyffart ha dichiarato su X:

“Dovrei aggiungere – questi ETF stanno operando senza problemi su tutta la linea. Gli afflussi e i deflussi fanno parte della norma nella vita di un ETF”.

Bitcoin registra il mese peggiore dal crollo dell’FTX


La principale criptovaluta del mercato, Bitcoin (BTC), ha vissuto il mese più difficile dal crollo dell’exchange FTX di Sam Bankman-Fried, mentre l’entusiasmo per gli ETF spot statunitensi su Bitcoin continua a diminuire.

Il valore di Bitcoin è crollato di quasi il 16% ad aprile, solo leggermente meglio del calo registrato nel novembre 2022.

L’impennata della domanda alimentata dall’attesa degli ETF ha spinto Bitcoin ai massimi storici di quasi 74.000 dollari a marzo. Tuttavia, con il venir meno dell’ottimismo per i tagli ai tassi di interesse della Federal Reserve e la perdita di fascino degli investimenti rischiosi, gli afflussi verso questi prodotti sono diminuiti in modo significativo.

I titoli delle società di mining di criptovalute hanno subito cali più significativi rispetto a Bitcoin stesso.

Società come Marathon Digital Holdings Inc., Riot Platforms Inc., Cleanspark Inc. e Cipher Mining Inc. hanno subito cali compresi tra il 7,9% e l’11%.

Anche MicroStrategy Inc, nota per la sua strategia aziendale incentrata su Bitcoin, ha subito un crollo del 18% dopo aver registrato una perdita nel primo trimestre di 53 milioni di dollari a causa di una svalutazione del valore delle sue partecipazioni in Bitcoin.

Il vento è favorevole agli ETF spot asiatici


Completamente diversa, invece, è la situazione degli ETF spot sulle criptovalute recentemente approvati a Hong Kong. Nella giornata di martedì 30 aprile, infatti, si sono ufficialmente aperte le negoziazioni degli ETF Bitcoin spot sul mercato asiatico.

Secondo i dati ufficiali raccolti dalla Borsa di Hong Kong HKEX, dopo le prime ore di contrattazioni gli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum avevano registrato già un volume di scambi di oltre 6,3 milioni di dollari, una cifra nettamente superiore rispetto ai 4,6 milioni di dollari registrati nella prima giornata di contrattazioni degli ETF Bitcoin spot statunitensi.

Gli afflussi maggiori sono stati registrati dagli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum emessi dalla società China Asset Management; nello specifico, 2,8 milioni di dollari per il ChinaAMC Bitcoin ETF e 1,2 milioni di dollari per il ChinaAMC Ether ETF.

Gli altri competitor del mercato asiatico invece, in primis Harvest Global e Bosera/HashKey, fanno fatica a tener dietro a ChinaAMC.

L’ETF Bitcoin spot di Harvest Global è riuscito a malapena a sfiorare un milione di dollari di afflussi, mentre l’ETF Ethereum spot non ha superato i 250.000 dollari.

Gli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum di Bosera/HashKey, invece, insieme non hanno raggiunto il milione di dollari di afflussi.

Per ora le cose sembrano andare meglio sul mercato asiatico, ma in ogni modo il loro apporto rimane irrilevante se messo in relazione con il mercato statunitense. Di conseguenza bisogna attendere ancora un po’ di tempo per valutare il reale impatto degli ETF asiatici.

 

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