L’inflazione statunitense a febbraio raggiunge il 7,9%
I dati sull’inflazione negli Stati Uniti hanno raggiunto il 7,9% a febbraio, in aumento rispetto al 7,5% del mese prima e in linea con le aspettative. Bitcoin (BTC) è subito balzato più in alto sulla notizia, prima di invertire nuovamente al ribasso.
US Bureau of Labor Statistics ha scritto che “l’aumento di 12 mesi è in costante aumento ed è ora il più grande dal periodo terminato a gennaio 1982. L’indice di tutti gli articoli al netto di cibo ed energia è aumentato del 6,4%, la più grande variazione in 12 mesi dal periodo terminato ad agosto 1982”.
Il prezzo di Bitcoin
Alle 13:40 UTC, BTC si è attestato a 39.300 USD, pressoché invariato durante i primi 10 minuti dopo il rilascio della cifra, mentre ethereum (ETH) è stato scambiato a 2.600 USD, anch’esso invariato per i primi 10 minuti. Nel frattempo, il prezzo dell’oro ha invertito le perdite di prima oggi, scambiando in rialzo dello 0,2% nello stesso periodo di tempo per spostarsi ancora una volta al di sopra della soglia chiave di 2.000 USD a 2.006 USD.
Il dato sull’inflazione statunitense è stato pubblicato dopo che la Banca centrale europea ha affermato che il suo programma di acquisto di obbligazioni sarebbe stato ridotto prima del previsto, citando le pressioni inflazionistiche che la guerra in Ucraina ha causato nel continente europeo.
“L’invasione russa dell’Ucraina è uno spartiacque per l’Europa”, afferma la dichiarazione della BCE.
Inoltre ha aggiunto che la banca centrale “adotterà tutte le misure necessarie per adempiere al mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e salvaguardare la stabilità finanziaria”.
In particolare, la BCE ha anche rimosso dalla sua dichiarazione una menzione secondo cui i tassi di interesse potrebbero essere inferiori al loro livello attuale. Inoltre ha aggiunto che le modifiche al tasso di interesse sarebbero arrivate “qualche tempo dopo” che gli acquisti di obbligazioni fossero stati gradualmente eliminati.
L’euro ha risposto alla notizia salendo rispetto al dollaro USA, subito dopo l’emissione della dichiarazione.
Nel frattempo, commentando in vista della pubblicazione odierna dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, Marcus Sotiriou, analista del broker di criptovalute con sede nel Regno Unito GlobalBlock, ha affermato che si potrebbe vedere un calo in tutti i mercati globali se l’inflazione negli Stati Uniti continua a superare le aspettative.
“Una lettura superiore alle attese potrebbe portare a un ulteriore calo dei mercati globali, poiché gli investitori potrebbero scontare una politica monetaria aggressiva da parte della Federal Reserve. Una lettura inferiore al previsto potrebbe avere un effetto opposto”, ha affermato Sotiriou in un commento condiviso con Cryptonews.com.
L’inflazione elevata è durata più del previsto
Altri analisti, nel frattempo, hanno affermato che l’inflazione elevata è durata molto più a lungo del previsto.
Muro Joel Naroff, capo economista di Naroff Economics Giornale di strada , ha riferito che: “Pensavamo che l’inflazione sarebbe diminuita, soprattutto a causa del districarsi della catena di approvvigionamento globale, ma non sappiamo come ciò che sta accadendo in Ucraina la ricomporrà”.
Sembra che ci si aspettasse una cifra elevata anche dall’amministrazione del presidente Joe Biden. Parlando ieri in una conferenza stampa, il segretario stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha affermato ieri che “[…] si aspettano di vedere un’inflazione elevata nei dati sull’inflazione di febbraio di domani”, con “un motivo chiave” che è l’aumento dei prezzi dell’energia.
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