Aggiornamento sul Progetto Leonidas: le banche italiane completano i test sulla CBDC

Aniello Raul Barone
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Aggiornamento sul progetto Leonidas


L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha completato con successo una sperimentazione per l’emissione di una moneta digitale della banca centrale (CBDC) in ambiente DLT (Distributed Ledger Technology).

Il progetto, denominato Progetto Leonidas, si è concentrato sui regolamenti interbancari, citando come principali vantaggi l’atomicità, la tracciabilità e la trasparenza.

Il Progetto Leonidas e il supporto del colosso giapponese NTT DATA


L’ABI ha recentemente pubblicato un rapporto sul Progetto Leonidas, rivelando di aver collaborato con 17 banche italiane alla sperimentazione.

Anche l’azienda informatica giapponese NTT DATA, che ha partecipato a precedenti sperimentazioni italiane di CBDC, si è unita all’ultima sperimentazione insieme alla società di blockchain R3 e a Milano Hub, il centro di innovazione della Banca d’Italia.

Il progetto Leonidas è stato lanciato lo scorso giugno ed è durato sei mesi. Si è basato sul successo di Spunta Banca, una soluzione DLT CBDC implementata dall’ABI che ha coinvolto oltre 100 banche.

L’apporto dei modelli già sperimentati da altre banche


L’ABI ha riconosciuto che il suo progetto ha preso in prestito molto dal lavoro svolto dalla Banque de France, in particolare sui modelli di integrazione.

La banca centrale francese ha pubblicato un rapporto nel 2023 che delinea i tre modelli di CBDC all’ingrosso (wCBDC): integrazione, distribuzione e interoperabilità.

L’ABI si è basata sul modello di integrazione in cui il CBDC e gli altri asset tokenizzati sono emessi sulla stessa piattaforma.

Alcuni aspetti sono stati presi in prestito anche da altri modelli; ad esempio, nel suo test Cash in Transit, l’associazione ha implementato il modello di interoperabilità che prevede due DLT separate, una che contiene il CBDC e l’altra che contiene gli asset tokenizzati.

La sfida di questo modello consiste nell’assicurare che le modifiche in entrambi i libri contabili siano simultanee, il che rende l’atomicità un requisito essenziale.

“L’applicazione di nuove tecnologie non dovrebbe limitarsi a sovrapporsi ai processi esistenti, ma dovrebbe invece guidare una trasformazione fondamentale dei processi attraverso l’integrazione di tecnologie innovative”, conclude l’ABI.

NTT DATA sta aiutando le banche con l’adozione delle CBDC


Negli ultimi tempi, il gigante tecnologico giapponese NTT DATA è attivamente impegnato nell’offrire un supporto pratico per l’implementazione delle valute digitali delle banche centrali.

Il Senior Director e Client Partner Banking della filiale inglese di NTT DATA, Jorge Lesmes, ha illustrato nel dettaglio le fasi pratiche dell’implementazione delle CBDC. Jorge ha affermato:

“Per progredire nell’adozione delle valute digitali, il passo più critico è trasformare i piani in azioni. È importante considerare l’impatto che le valute digitali avranno sugli utenti bancari di tutti i giorni, sui processi bancari tradizionali, sulle normative e sull’educazione finanziaria.

Tuttavia, è altrettanto importante che a queste considerazioni seguano attività concrete. Con quasi tutte le banche centrali del mondo che stanno esplorando le valute digitali, è il momento giusto per creare un ecosistema globale in cui le CBDC possano prosperare”.

Ma come possono le banche centrali passare dalla pianificazione all’azione concreta? Per Jorge, occorre innanzitutto affrontare diverse questioni.

Jorge Lesmes – NTT DATA

Jorge ritiene che:

“La mancanza di alfabetizzazione finanziaria, di educazione e di linee guida adeguate in materia di cyber-sicurezza nel settore finanziario, nonché la pressione esercitata sulle banche affinché innovino rapidamente, sono solo alcune delle questioni ancora aperte che richiedono attenzione”.

Anche la rete globale di messaggistica bancaria SWIFT ha annunciato l’intenzione di lanciare una nuova piattaforma nei prossimi uno o due anni per collegare l’ascesa delle valute digitali delle banche centrali.

Tenendo conto di tutto ciò, l’introduzione delle CBDC potrebbe trasformare il panorama finanziario centrale in tempi brevi: la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) prevede che entro il 2030 ci saranno 15 CBDC al dettaglio.

Recentemente, NTT DATA sta offrendo il suo supporto anche al nuovo progetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, che intende lanciare degli NFT non trasferibili per i donatori che sostengono attivamente le sue collezioni di manoscritti.

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