Binance lascia la Russia e strizza l’occhio agli USA per togliersi dai guai?

Christian Boscolo
| 2 min read

Continua ad essere un periodo difficile quello che sta vivendo Binance, da tempo nel mirino della stampa americana ma non solo.

Anche la SEC non ha risparmiato accuse pesanti all’exchange di CZ, ed è arrivato perfino a paragonarlo a FTX, l’exchange di SBF fallito un anno fa.

La nostra opinione è che parte delle accuse siano infondate, in particolare quelle relative alla vendita di titoli azionari, anche se qualche movimento poco chiaro Binance deve averlo fatto, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi dei clienti, pratica che Binance ha dovuto ammettere. 

Anche in questo caso non si tratterebbe di niente di  scandaloso visto che le banche utilizzano abitualmente i soldi degli utenti per effettuare investimenti.

L’exchange di CZ ha avuto problemi di regolamentazione anche in diversi Paesi europei come Belgio e Francia.

Anche in questo caso, e fino a prova contraria, si tratterebbe dei soliti problemi normativi, abbastanza comuni quando si affronta un argomento come le crypto che qualche anno fa non erano neppure nate.

Binance, pur perdendo parte della sua leadership, ha mantenuto però un ruolo centrale nel panorama crypto e il suo token proprietario: BNB, continua a conservare il suo valore nonostante il continuo FUD scatenatogli contro dalla stampa.

La situazione sta però diventando insostenibile ed ecco perché la scelta di abbandonare il business delle criptovalute in Russia potrebbe essere una sorta di sacrificio per ingraziarsi le autorità americane.

Binance è stato infatti più volte accusato di aver favorito l’uscita di capitali dalla Russia per aggirare le sanzioni utilizzando il peer-to-peer.

Binance esce dalla Russia


Non stupisce quindi che Binance abbiamo concluso ieri un accordo per la vendita dell’intera attività crypto in Russia a CommEX .

Per garantire un trasferimento senza problemi agli utenti russi il processo di off-boarding durerà fino a un anno. Tutti gli asset degli utenti russi rimarranno al sicuro e protetti.

“Guardando al futuro, riconosciamo che operare in Russia non è compatibile con la strategia di conformità di Binance”

ha dichiarato Noah Perlman, Chief Compliance Officer di Binance.

“Rimaniamo fiduciosi nella crescita a lungo termine del settore web3 in tutto il mondo e concentreremo le nostre energie sugli oltre 100 Paesi in cui operiamo”.

Ci sarà un processo ordinato per la migrazione degli utenti. Binance e CommEX collaboreranno per informarli su come migrare i loro asset su CommEX.

Una parte delle registrazioni di nuovi utenti russi con KYC sarà immediatamente reindirizzata a CommEX.

Nei prossimi mesi, inoltre, Binance chiuderà tutti i servizi e i suoi numerosi business in Russia.

Anche se i dettagli finanziari dell’operazione non saranno resi noti, è importante notare che con questa vendita Binance esce completamente dalla Russia.

A differenza di operazioni simili condotte da società internazionali in Russia, Binance non avrà alcuna suddivisione dei ricavi dalla vendita, né manterrà alcuna opzione di riacquisto di azioni dell’azienda.

Insomma, un’uscita di scena incondizionata che forse potrebbe valere un occhio di riguardo da parte delle autorità americane.

Staremo a vedere nei prossimi giorni…

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