Binance stringe un accordo con le banche per ridurre i rischi di gestione

Laura Di Maria
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Binance ha fatto un annuncio che potrebbe destabilizzare il mondo crypto. Per la prima volta nella storia delle criptovalute, l’exchange ha acconsentito a stringere un accordo detto triparty, ovvero ha stipulato un accordo con partner bancario. Lo ha confermato la stessa compagnia con un comunicato stampa diffuso mercoledì dall’exchange.

Il collaterale è custodito al di fuori dell’exchange


In pratica, questo nuovo accordo offre ai clienti la possibilità di scegliere se mantenere il proprio collaterale fuori dell’exchange presso un partner bancario terzo.

Catherine Chen, responsabile VIP e institutional banking di Binance, ha spiegato in una nota quanto sta accadendo:

“Il rischio di controparte rappresenta da tempo una preoccupazione per gli investitori istituzionali di tutto il settore. Il nostro team composto da specialisti crypto e da professionisti della finanza tradizionale sta valutando da più di un anno la possibilità di stipulare un accordo bancario triparty per rispondere alle loro richieste.”

Secondo il comunicato stampa, il collaterale detenuto dal partner bancario assumerà la forma di un equivalente fiat, come per esempio dei Buoni del Tesoro, che, nota la compagnia, “ha l’ulteriore vantaggio di essere un bene che offre un rendimento”.

Ancora Chen ha spiegato: “Abbiamo sviluppato una soluzione che garantisce ai nostri clienti istituzionali di ottimizzare i loro investimenti in collaterale e criptovalute, sul modello delle pratiche di trading sui mercati tradizionali”. Ha poi proseguito: “Stiamo discutendo con una serie di partner bancari e investitori istituzionali che hanno espresso un forte interesse a partecipare”.

Definendo il rischio di controparte “la principale preoccupazione degli investitori istituzionali di oggi”, il nuovo accordo consente agli investitori di “suddividere la loro allocazione in cripto-asset in base alla loro tolleranza al rischio”. Il comunicato sostiene che l’accordo tripartito è spesso una consuetudine nei “mercati finanziari tradizionali”.

Discussioni legate al quadro normativo emergente


La notizia dell’accordo di bancario intrapreso da Binance si colloca all’interno di un contesto più ampio, dove il dibattito nel settore delle criptovalute è incentrato sull’entrata in vigore di un quadro normativo più solido.

Il crac di FTX è destinato a fare storia, all’inizio di novembre, il fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, è stato dichiarato colpevole di sette accuse di frode per aver rubato e aver usato i fondi dei clienti insieme a quelli della compagnia. Un disastro che ha causato un buco di 8 miliardi di dollari.

John Jay Ray III, l’avvocato specializzato nominato CEO pro tempore per il recupero di fondi della società in difficoltà, ha seguito il processo di recupero del patrimonio fallimentare di FTX.

Già nel 2022 quando subentrava alla guida della commissione fallimentare, Ray dichiarò al Tribunale:

“Nella mia carriera non ho mai visto un fallimento così completo dei controlli aziendali e una così totale assenza di informazioni finanziarie affidabili come in questo caso.”

La transizione di Binance


Non passa di certo inosservato il fatto che il nuovo accordo di Binance avvenga pochi giorni dopo le dimissioni dell’ex CEO e fondatore, Changpeng “CZ” Zhao. Questi si è dichiarato colpevole di aver violato numerosi statuti federali.

Presentando le  dimissioni, Zhao ha pubblicato un post su X, ex Twitter, in cui ammette le proprie colpe e spiega le ragioni delle sue dimissioni:

“Ho commesso degli errori e devo assumermi le mie responsabilità. È la cosa migliore per la nostra community, per Binance e per me stesso.”

Ora a capo della compagnia c’è Richard Teng, ex responsabile dei mercati regionali di Binance, che ha assunto il ruolo di CEO che era stato di Zhao. Notizia che tra l’altro avevamo dato diversi mesi fa.

“Lui garantirà che Binance completi la nostra prossima fase di sicurezza, trasparenza, conformità e crescita.”

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