CZ ancora nei guai mentre la SEC continua a indagare su Binance US

Aniello Raul Barone
| 3 min read

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sta continuando a indagare sugli asset dei clienti di Binance.US. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’indagine avrebbe portato alla luce un presunto controllo occulto attraverso una backdoor, simile a quello che fu ritrovato nei server dell’exchange FTX durante le indagini successive al suo crollo.

L’indagine è partita in seguito a un’azione legale avviata a giugno, quando la SEC ha sollevato accuse di vendita di titoli non registrati nei confronti dell’exchange, e ha scatenato una serie di sviluppi che hanno coinvolto direttamente il suo fondatore, Changpeng Zhao, noto anche col semplice appellativo di CZ.

La SEC accusa Binance di frode


La SEC ha sollevato gravi accuse di frode, conflitti di interesse e mancanza di trasparenza nei confronti di Binance e CZ. Secondo l’autorità di regolamentazione statunitense, per la quale le criptovalute equivalgono a titoli non registrati, l’exchange Binance avrebbe operato come una borsa titoli senza essere in possesso delle relative licenze, ingannando di fatto le normative vigenti negli Stati Uniti.

L’exchange sarebbe anche colpevole di aver mescolato i fondi dei clienti con quelli della società. L’accusa ha citato un presunto reindirizzamento non autorizzato dei beni dei clienti, incluso il trasferimento di fondi alla Sigma Chain, in Svizzera, sotto il controllo di Changpeng Zhao.

In risposta a quest’ultima accusa, in una recente udienza tenutasi il 27 novembre, gli avvocati di Binance.US hanno respinto le argomentazioni della SEC affermando la mancanza di prove riguardo all’uso improprio degli asset. Inoltre hanno chiesto al giudice, il magistrato Zia Faruqui, di prendere in considerazione l’interruzione dell’indagine sulla presunta frode.

L’avvocato di Binance.US ha anche evidenziato come la presentazione dell’azione legale abbia notevolmente danneggiato l’exchange, che ha subito una grave perdita di valore degli asset e una significativa diminuzione della base di utenti.

I casi del Dipartimento di Giustiza (DoJ) non includono la causa della SEC


Parallelamente a queste tensioni, Binance e Changpeng Zhao hanno recentemente accettato un accordo da 4,3 miliardi di dollari con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ), il Dipartimento del Tesoro (USDT) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) in un caso di violazione delle leggi contro il riciclaggio di denaro. Tuttavia, questi casi non sembrano affrontare direttamente le accuse della SEC.

Il giudice Faruqui si è mostrato scettico riguardo all’appropriazione indebita di beni dei clienti, citando le dichiarazioni di colpevolezza nelle altre cause. Di conseguenza ha invitato le parti coinvolte a trovare una risoluzione, stabilendo una scadenza per un aggiornamento entro il 15 dicembre.

I problemi di Binance non si limitano soltanto agli Stati Uniti


Ma i problemi di Binance e Changpeng Zhao non si limitano al territorio degli Stati Uniti, negli ultimi mesi l’exchange più grande al mondo ha dovuto affrontare diverse difficoltà anche in Olanda, Belgio, Germania, Francia, Brasile e Australia. A giugno, ha revocato la registrazione in Austria e cessato le operazioni in Nigeria.

Il colpo di scena principale è avvenuto la settimana scorsa, quando Changpeng Zhao ha stretto un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense al fine di permettere all’exchange Binance di sopravvivere e continuare la sua attività. CZ si è quindi dichiarato colpevole delle accuse di riciclaggio e dovrà pagare una multa di 200 milioni di dollari, inoltre ha rinunciato alla carica di CEO di Binance.

Il futuro di Binance con il nuovo CEO


L’exchange, per contro, dovrà pagare una multa di 4,3 miliardi di dollari. Nel frattempo, dopo le dimissioni di Changpeng Zhao e la sua ammissione di colpevolezza, il prezzo del token BNB ha subito un duro colpo. Il nuovo CEO di Binance, Richard Teng, si è affrettato a rilasciare una dichiarazione sullo “stato di salute” dell’exchange, affermando che “ha solide fondamenta”, e ha subito spostato i fondi necessari al pagamento della multa.

Nel frattempo, CZ attende il riesame del tribunale per poter lasciare gli Stati Uniti prima della sentenza a febbraio. Un’ordinanza giudiziaria attuale impedisce a CZ di recarsi negli Emirati Arabi Uniti, la sua base principale, fino a una decisione del tribunale riguardo a una richiesta di revisione del governo statunitense.

 

Leggi anche: