Celsius Network annuncia l’unstaking di Ethereum per risarcire i creditori

Christian Boscolo
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Il lender Celsius Network, fallito a luglio 2022, ha rivelato l’intenzione di vendere sul mercato le sue partecipazioni in Ethereum (ETH) per distribuire il ricavato ai creditori.

In un recente annuncio su X, l’exchange ha condiviso l’intenzione di effettuare l’unstaking di ETH per poi rivenderlo:

“Celsius svincolerà le partecipazioni in ETH, che hanno fornito ricompense preziose, per compensare i costi sostenuti durante il processo di ristrutturazione”

A luglio del 2022 Celsius Network ha dovuto affrontare una crisi di liquidità a causa della flessione del mercato delle criptovalute che ha successivamente portato al blocco dei prelievi. La società ha poi presentato istanza di protezione dal fallimento ai sensi del Capitolo 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York.

Da allora, Celsius sta lavorando a un piano di rientro che consentirà agli utenti che ne hanno diritto di ritirare il 72,5% delle loro criptovalute fino al 28 febbraio. I documenti del tribunale hanno rivelato che circa 58.300 utenti detenevano un totale di 210 milioni di dollari, in quello che il tribunale ha classificato come “beni in custodia”.

Nel frattempo, Alex Mashinsky, il fondatore ed ex CEO di Celsius Network, attualmente libero su cauzione dopo essere stato arrestato con l’accusa di frode, dovrà affrontare un processo il 17 settembre.

Celsius si concentra sull’estrazione di criptovalute


Il mese scorso il giudice Martin Glenn ha concesso a Celsius il permesso di procedere con la seconda opzione approvata dai creditori di Celsius, ovvero la creazione di una società pubblica dedicata al mining di Bitcoin.

Secondo l’accordo, i creditori riceveranno una parte del loro passivo sotto forma di azioni della futura società di mining, questo permetterà ai creditori di beneficiare del successo e della crescita delle operazioni di mining.

Inoltre, questo piano sblocca 225 milioni di dollari in attività crittografiche che inizialmente erano destinate a finanziare nuove iniziative, ma che sono state respinte dalla Securities and Exchange Commission (SEC). La nuova entità, nota come MiningCo, sarà gestita da Hut 8 con un contratto di gestione mineraria di quattro anni.

L’accordo prevede la supervisione di cinque sedi minerarie in Texas, che complessivamente possiedono una capacità di calcolo di circa 12 EH/s (equivalente a 122.000 minatori) e oltre 300 MW di potenza.

In un documento depositato in tribunale a novembre, Celsius ha illustrato l’intenzione di rilanciarsi con un nome temporaneo, “NewCo”, fino alla scelta di quello definitivo.

La nuova società si concentrerà sulle attività di staking e mining, vantando un bilancio previsto di 1,25 miliardi di dollari, con 450 milioni di dollari in criptovalute, come dichiarato nei documenti del tribunale.

Cosa succederà ad Ethereum?


Non dovrebbero esserci ripercussioni, perlomeno a breve sul prezzo di Ethereum. Durante la mattinata la seconda crypto di maggior valore ha ripreso slancio e attualmente sta scambiando a 2.269 dollari, registrando un aumento del 2,23% in 24 ore.

L’aumento registrato oggi si aggiunge al guadagno del 2,83% registrato nel corso dell’ultimo mese. Ethereum, però, resta in perdita del 3,29% nel corso degli ultimi 7 giorni.

EthereumGrafico del valore di Ethereum relativo a 30 giorni. Fonte: CoinMarketCap

Senza contare che le operazioni di unstaking non sono immediate (ci vorranno almeno 3-4 giorni) dopodiché i fondi verranno distribuiti ai creditori. Anche in questo caso (ma ci vorranno altri giorni, ndr) difficilmente verranno venduti visto che siamo in pieno Bull Market.

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