Coincover ha ideato un nuovo sistema di protezione per gli asset crypto

Laura Di Maria
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Coincover si prepara per introdurre un ulteriore livello di sicurezza per la custodia delle crypto e prevenire il rischio di truffe o hacking. La compagnia di sicurezza su blockchain ha appena annunciato la nuova collaborazione con Onramp per il lancio del nuovo servizio “Protected Co-Signing”.

Il nuovo servizio aggiunge un ulteriore livello di sicurezza al modello di co-firma già implementato per alzare l’asticella della protezione in fatto di custodia di asset digitali.

In particolare, la soluzione di Coincover si somma alla già diffusa pratica del multi-sig che prevede di condividere con altri utenti la custodia dei wallet in cui sono custodite le chiavi per l’accesso agli asset crypto.

Coincover introduce un nuovo livello di sicurezza per la custodia delle crypto


Ieri, 18 aprile, Coincover ha annunciato la collaborazione on la piattaforma per la gestione patrimoniale di Bitcoin Onramp che ha permesso il lancio del prodotto di sicurezza informatica Protected Co-Signing.

L’intento della co-firma è di elevare il livello di protezione durante le transazioni tra asset digitali. Si somma dunque alla già consolidata pratica di condividere con più parti la firma per accedere al wallet e operare transazioni, come avviene con il sistema di protezione dei wallet multi-sig.

La tecnologia sviluppata da Coincover introduce un ulteriore livello di sicurezza alla co-firma per la convalida delle transazioni e quindi evitare che avvengano operazioni non autorizzate per colpa di attacchi hacker o truffe.

Il Protected Co-Signing è stato sviluppato insieme alla piattaforma di gestione patrimoniale specializzata in Bitcoin, Onramp. Questo servizio è disponibile per tutte le piattaforme di custodia di token che impiegano più chiavi ripartite tra diverse entità per convalidare la firma e autorizzare le transazioni.

Nel comunicato stampa diffuso dalla società, Alex Saleh, responsabile delle partnership di Coincover, ha spiegato:

“Grazie allo sviluppo di modalità efficaci per le transazioni, nel corso degli anni alcuni innovatori del settore hanno creato sistemi per rendere le criptovalute più sicure da detenere e scambiare. Ora stiamo portando tutto questo al livello successivo.
Il nostro obiettivo è alimentare una maggiore fiducia nei confronti degli asset digitali a livello istituzionale e la co-firma protetta fornisce il massimo livello di protezione in modo che, anche se qualcosa va storto, ci sia una rete di protezione che consenta alle istituzioni di interagire con le criptovalute con fiducia.”

Bisogna tenere a mente che esistono diversi meccanismi per custodire le crypto e che non tutti assicurano lo stesso livello di sicurezza.

I singoli individui di solito si affidano all’autocustodia, cioè si occupano in prima persona di conservare al sicuro le chiavi per accedere al wallet.

Nel caso di istituzioni e entità che possiedono grosse somme custodite nei wallet, invece, è comune la pratica di ripartire le chiavi tra più entità in modo che nessuno, da solo, possa avere accesso alle credenziali per accedere ai fondi e sottrarli.

Significa che per violare questo tipo di account è necessario impossessarsi di più pezzi del codice per ricomporre il puzzle che permette di eseguire la transazione, per esempio, rubando il capitale.

Alzare il livello di sicurezza per favorire l’ingresso dei gestori patrimoniali


Non stupisce che il primo partner di Coincover in questa iniziativa sia proprio un’entità che si occupa di custodia crypto per clienti istituzionali, Onramp.

Michael Tanguma, co-fondatore e CEO di Onramp, ha sottolineato la reale portata dell’innovazione. Alzando il livello di sicurezza, i primi a rispondere alla chiamata saranno gli attori istituzionali rimasti finora in disparte per via dell’alto rischio rappresentato dalle falle della sicurezza. Si potrebbero così “sbloccare capitali per trilioni di dollari finora rimasti in disparte che vorranno ottenere esposizione agli asset con le migliori performance degli ultimi anni”.

La co-firma protetta è quindi il prossimo livello di evoluzione della custodia multi-ente, e quindi multi-sig. Un altro aspetto che assume particolare rilievo è che Coincover collabora con l’istituto assicurativo Lloyd’s di Londra, il che aggiunge un ulteriore livello di tutela, perfetto per rassicurare gli investitori istituzionali.

Il crimine crypto non dorme mai


Secondo i dati dell’ultimo report della società di analisi blockchain Chainalaysis, nonostante l’aumento dell’uso di Bitcoin resta alto il livello di rischio legato alla custodia e relativa perdita degli asset crypto. Truffe e attacchi hacker sono ancora un problema reale e ben più grave rispetto alle transazioni in valuta corrente.

Secondo i dati raccolti da Chainalaysis, solo nel 2023 sono stati sottratte crypto per un valore di 24,2 miliardi di dollari, in particolare grazie agli attacchi ransomware.

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