Moneta-promessa VS Moneta-prova
La moneta, vista come un’entità energetica, può assumere due forme: può essere già stata utilizzata in transazioni passate, come nel caso dell’oro, oppure può rappresentare una promessa di spesa futura, come nel caso dell’euro.
In altre parole, il valore di un bene è determinato dalla quantità di moneta che simboleggia l’energia precedentemente impiegata per produrlo e l’utilità intrinseca associata a tale bene. Questa prospettiva mette in luce come la moneta sia strettamente collegata al concetto di energia, sia essa spesa in passato o impegnata per il futuro.
Questi due tipi di moneta, se così si possono chiamare, differiscono sostanzialmente nel modo in cui vengono create.
La moneta-promessa è una moneta il cui valore risiede nella promessa di una futura spesa di energia. In termini più banali, si tratta del credito bancario. Infatti, quando andiamo in banca e chiediamo un prestito, ci viene concesso solo a condizione che ci impegniamo a lavorare (quindi a spendere energia) per restituirlo eventualmente. È la nostra “spesa di energia” nei prossimi cinque, dieci o quindici anni che viene così monetizzata.
La moneta-prova, funziona in modo inverso. È una moneta il cui valore risiede nell’energia spesa per crearla. Come abbiamo visto, l’oro richiede lavoro per essere estratto e trasformato in monete. Si potrebbe dire che la moneta-prova monetizza la spesa di energia passata che è stata necessaria per la creazione di quella moneta.
Ma come si lega tutto questo discorso con le criptovalute?
Sulla base della distinzione fatta dal cortometraggio di Pierre Noizat, Bitcoin è, per definizione, una moneta-prova. Non a caso il suo sistema di consenso è chiamato “Proof of Work (PoW)”, che è letteralmente una “prova di lavoro”.
Il documentario si conclude proprio menzionando Bitcoin e il suo potenziale per “pulire” il nostro sistema monetario. Poiché è accessibile a tutti, questa moneta-prova dell’era digitale, potrebbe portare a una competizione tra le valute per le persone, cambiando l’attuale situazione di monopolio monetario, in cui la concorrenza è tra le persone, per la moneta.