Cosa succede alla crypto Near? Ecco perché stenta a decollare

Christian Boscolo
| 2 min read

Nelle ultime settimane il mercato crypto sta vivendo un rinnovato entusiasmo con Bitcoin che ha superato di slancio i 36mila dollari trascinandosi dietro tutto il comparto altcoin.

A beneficiarne tantissime criptovalute come ad esempio Solana, ma anche Chainlink, Cake, Ethereum e le meme coin che hanno avuto performance a doppia cifra.

Alcune altcoin sono però rimaste “al palo” e non hanno beneficiato di questo slancio. Tra queste spicca NEAR, un layer 1 che nella scorsa Bull Run aveva dato ottimi segnali.

Near aveva toccato i 20 dollari a gennaio del 2022 (vedi grafico qui sotto) per poi crollare inesorabilmente con l’arrivo del mercato orso.

Nelle ultime due settimane il token NEAR ha guadagnato qualcosina, passando da 1,2 a 1,5 dollari (vedi grafico qui sotto) ma si tratta di spiccioli in un mercato che sta correndo e che ha visto alcune altcoin raddoppiare il prezzo in meno di una settimana.

Che cosa sta frenando NEAR?


A frenare il token NEAR potrebbero essere alcuni problemi legati a una controversia con Wintermute, una società di investimento che da diversi anni si concentra sul settore delle criptovalute.

Wintermute ha dichiarato che intende avviare un’azione legale contro la Near Foundation e il progetto Aurora Labs. Le due entità sono accusate di aver disatteso un accordo da 11,2 milioni di dollari.

Martedì il CEO di Wintermute, Evgeny Gaevoy, ha pubblicato un post su X (ex Twitter) in cui spiegava la vicenda.

La sua società aveva accettato di acquistare 11,2 milioni di token USN, la stablecoin nativa della Near Foundation, con l’accordo che i token sarebbero stati poi scambiati con USDT nel terzo trimestre del 2023.

Evgeny Gaevoy ha dichiarato che Near Foundation gli aveva assicurato che Aurora Labs avrebbe facilitato il riscatto degli USN entro un periodo stimato in non più di qualche giorno, tramite un messaggio privato.

Inoltre, Evgeny sostiene che non solo non ha ricevuto quanto pattuito, ma avrebbe anche ricevuto un’offerta scandalosa di riacquisto dei token USN al 20% del loro valore-.

Evgeny Gaevoy ha spiegato:

Ci siamo basati su messaggi pubblici e privati di Aurora e della Near Foundation prima di prendere una posizione così significativa sul token USN. Nonostante le nostre ripetute richieste e due mesi di attesa senza risposta, la Near Foundation ha deciso unilateralmente di rifiutare l’accordo inizialmente concordato senza fornire una spiegazione del suo comportamento.

L’amministratore delegato di Wintermute ha dichiarato che il messaggio pubblicato su X era l’ultimo tentativo per cercare di risolvere la situazione in modo amichevole prima dell’inizio di una sanguinosa battaglia legale.

Grafico settimanale del protocollo Near (NEAR) – Fonte: CoinMarketCap

Dopo la notizia il token nativo di Near Foundation (NEAR) ha registrato un notevole calo dell’1,17% negli ultimi sette giorni.

Con una capitalizzazione di mercato attualmente pari a 1,46 miliardi di dollari secondo i dati di CoinMarketCap, il token NEAR si colloca al 37° posto nell’ecosistema crittografico, subito dopo VeChain (VET).

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