Economista statunitense spiega perché (secondo lui) Bitcoin è un “fallimento”

Aniello Raul Barone
| 3 min read

Schiff: “Bitcoin è un fallimento!”

Sono passati appena tre giorni dall’halving di Bitcoin (BTC), considerato uno degli eventi più importanti nel settore delle criptovalute, ma l’economista americano e appassionato d’oro Peter Schiff non perde occasione per continuare a criticare la capacità dell’asset di punta della finanza decentralizzata (DeFi) di funzionare come valuta digitale.

Nel suo post del 22 aprile, Peter Schiff ha affermato che:

“Il costo per completare una transazione in Bitcoin è ora di 128 dollari e ci vuole mezz’ora per elaborarla”.

In seguito ha aggiunto che questo periodo è salito a “più di un’ora”, rendendo la prima criptovaluta inadatta a fungere da valuta digitale, e quindi un “fallimento”.

La diatriba Bitcoin vs. oro di Schiff


Sebbene alcuni dei commentatori abbiano sottolineato che sarebbe molto più costoso (per non dire più lungo) spedire “anche solo un litro” del metallo prezioso preferito da Schiff “in tutto il mondo in modo sicuro”, l’economista ha respinto l’argomentazione come “irrilevante” in quanto “la gente non sta usando l’oro come valuta in questo momento”.

Tuttavia, ha aggiunto che la tokenizzazione dell’oro su una blockchain è possibile, affermando che, in tal caso, “il tempo di transazione sarebbe quasi istantaneo e il costo minimo”, sostenendo che “l’oro funziona molto meglio su una blockchain”, cosa a cui la comunità crypto ha reagito con sgomento.

Giusto per ricordare, Schiff ha anche criticato lo status di Bitcoin come “bene rifugio” in una situazione geopolitica sempre più complicata, paragonando la sua performance a quella dell’oro (che considera superiore) e dichiarando che “la moda di Bitcoin è finita”.

Previsione di Schiff sul prezzo di Bitcoin


Inoltre, l’opinionista americano aveva anche previsto che l’asset più importante del mercato delle criptovalute avrebbe subito un “crollo catastrofico“, a causa delle grandi quantità di BTC che entrano nei fondi negoziati in borsa (ETF), rendendolo più vulnerabile in quanto è improbabile che gli acquirenti di ETF spot su Bitcoin siano dei “veri credenti”.

Conclusioni


In definitiva, se l’idea di tokenizzare l’oro potrebbe avere dei risvolti interessanti, le opinioni e previsioni di Schiff su Bitcoin sembrano essere fondate più sul sentimento personale che non sulla realtà oggettiva.

Dopo aver toccato il picco di 128 dollari tanto criticato da Schiff, infatti, il costo delle commissioni della principale criptovaluta è già calato nuovamente, tornando sugli 8-10 dollari.

Per quanto concerne il prezzo, invece, i dati di CoinMarketCap (raccolti al momento della stesura del nostro articolo) dimostrano ampiamente che Bitcoin è riuscito a risalire al di sopra del livello di prezzo di 65.000 dollari e attualmente è scambiato al prezzo di 66.144 dollari.

Grafico del prezzo di Bitcoin a 1 giorno. Fonte: CoinMarketCap

Questo significa che la principale criptovaluta ha registrato un aumento dello 0,08% nelle ultime 24 ore e un’inversione sulle perdite nel grafico a 7 giorni, che adesso segna un aumento del 4,08%; nel frattempo, anche il grafico a 30 giorni riporta un guadagno del 2,45%.

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