FTX non venderà le sue quote di Anthropic!

Marcello Bonti
| 2 min read

La società FTX ha da poco annunciato di voler fermare le operazioni di vendita della propria partecipazione nel finanziamento della promettente impresa Anthropic, per un valore di 500 milioni di dollari.

Ne ha dato notizia Perella Weinberg Partners, la boutique finanziaria che segue il fallimento di FTX, così si chiamano le banche d’investimento che offrono consulenza mirata ai grossi operatori.

Questo mese è arrivata la conferma che FTX non metterà in vendita la propria quota in una tra le più promettenti imprese dedicate allo sviluppo di intelligenza artificiale, guidata dall’italoamericano Guido Amodei. La conferma è arrivata con una notizia pubblicata l’altro ieri da Bloomberg.

Il tesoro di FTX


L’acquisizione era avvenuta prima della dichiarazione di bancarotta di FTX e la consociata Alameda Research, insieme alla quale aveva partecipato al round di finanziamento della compagnia AI.

Da mesi, diversi potenziali acquirenti stavano valutando le informazioni relative alla quota che FTX aveva acquisito in Anthropic partecipando a una cordata di investimenti prima del crack.

A giugno il sito di alta finanza Semafor aveva spiegato che in un primo tempo l’investimento di FTX era stato effettuato con l’aspettativa di ricavarne “nove cifre”.

FTX ha una partecipazione di 500 milioni di dollari in Anthropic


Sam Bankman-Fried, proprietario di FTX e Alameda, ha investito 500 milioni di dollari nella startup Anthropic, fondata nel 2021 dall’ex VC della ricerca di OpenAI Guido Amodei.

Oggi il progetto è uno tra i più promettenti in ambito AI e anche Google ha partecipato al suo finanziamento, sperando di sfruttarla per riconquistare il vantaggio su Microsoft che ha implementato ChatGPT nel suo motore di ricerca.

A maggio Anthropic ha annunciato di aver raccolto 450 milioni di dollari per sostenere lo sviluppo del suo bot di IA, chiamato Claude.

Anthropic rappresenta il secondo maggiore investimento di FTX, dopo quello da 1,5 miliardi di dollari in favore di Genesis Digital.

I potenziali acquirenti interessati alla quota di FTX hanno dovuto firmare un accordo di riservatezza, stando a quanto ha fatto sapere il consulente finanziario Perella Weinberg Partners che segue il fallimento della compagnia. Ma si tratta per lo più di una pratica standard.

FTX vorrebbe rimettere in piedi l’exchange internazionale


FTX ha avuto i primi colloqui con gli investitori interessati al rilanciare dell’exchange FTX.com con una joint venture.

Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, FTX dovrebbe essere sottoposta a un processo di rebranding che potrebbe comportare potenziali accordi compensativi per alcuni clienti specifici.

Una fonte vicina alla compagnia ha dichiarato al Journal che questi specifici clienti potrebbero ottenere un compenso in forma di quote di proprietà della società ristrutturata.

John J. Ray III, che è stato nominato AD di FTX durante la procedura fallimentare, ha confermato che la società ha iniziato a contattare le parti interessate per il rilancio dell’exchange FTX.com.

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