Truffe “scanna il maiale” in crescita: il vice procuratore USA riceve 5-6 email al giorno

Gaia Tommasi
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Truffe

Erin West, vice procuratore distrettuale di Santa Clara, California, ha dichiarato che le truffe “scanna il maiale” sono in aumento e che riceve in media 5-6 email al giorno da vittime di questo genere di frode.

Questo tipo di truffa detta Sha Zhu Pan, che letteralmente si può tradurre come macellazione del maiale, segue uno schema comune. I truffatori si guadagnano gradualmente la fiducia delle vittime attraverso social media, chat online, siti di incontri, telefonate e messaggi di testo per farle investire in siti di criptovalute fraudolenti.

Inoltre i fondi rubati vengono inviati all’estero a organizzazioni criminali transnazionali in Myanmar e Cambogia, che sfruttano individui come “schiavi virtuali” per perpetrare ulteriori truffe.

TRM Labs, un’azienda leader nel settore dell’intelligence blockchain, ha rivelato che l’Internet Crime Complaint Center (IC3) dell’FBI ha ricevuto oltre 4.300 segnalazioni di questo tipo di frode, con perdite che superano i 400 milioni di dollari.

Il West sviluppa un piano per combattere le truffe ” scanna il maiale”


Erin West ha sviluppato un piano di azione penale per affrontare questi casi di truffe negli Stati Uniti. In qualità di membro integrante della Task Force Regional Enforcement Allied Computer Team (REACT), West si è specializzata nelle indagini sui crimini ad alta tecnologia.

Quando si è imbattuta nella prima truffa crypto  ha compreso la necessità di collaborare con l’exchange Binance per scoprire i dettagli di queste operazioni. Ha dichiarato:

“Questa collaborazione ci ha permesso di creare un progetto che ha contribuito a recuperare i fondi di 26 vittime. Abbiamo diffuso questo progetto a livello nazionale, offrendo assistenza ad altre vittime”.

2 miliardi di dollari rubati nel 2023


Nonostante le perdite di circa 2 miliardi di dollari dovute a furti di criptovalute, il 2023 ha registrato una lieve diminuzione degli attacchi hacker nel settore.

Questo dato emerge da un recente rapporto di De.FI, una società di sicurezza web3 ben nota per il suo database REKT, secondo il quale gli hacker sono riusciti a sottrarre 2 miliardi di dollari in beni digitali durante l’anno.

Benché questa cifra rimanga preoccupante, rappresenta la prima diminuzione degli incidenti di hacking crypto dal 2021.

Il database REKT ha classificato gli hack peggiori, dalla storica violazione della rete Ronin nel 2022, in cui gli hacker hanno sottratto oltre 600 milioni di dollari in crypto, all’attacco a Mixin Network, dove sono stati rubati 200 milioni di dollari. Si legge nel suo rapporto:

“La somma dei fondi rubati in diversi hack, evidenzia le continue vulnerabilità e sfide all’interno dell’ecosistema DeFi”.

“Il 2023 è servito a testimoniare sia il persistere delle vulnerabilità sia i progressi compiuti nell’affrontarle, nonostante l’interesse smorzato per il settore durante la prima metà dell’anno a causa del mercato ribassista”.

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