Indirizzi legati a FTX muovono $10 milioni. Quali effetti si prevedono sul mercato?

Marcello Bonti
| 3 min read

Alcuni wallet che fanno riferimento all’exchange fallito FTX e alla controllata Alameda Research hanno trasferito oltre 10 milioni di dollari di criptovalute verso un unico indirizzo crypto. Questo wallet  ha poi trasferito i fondi su diversi exchange.

Il 25 ottobre Spot On Chain ha intercettato un movimento effettuato dalla società ora fallita FTX. Conti riconducibili alla compagnia hanno inviato 10 milioni di dollari in crypto verso un singolo indirizzo. L’operazione si è svolta in cinque ore dal 24 al 25 ottobre, Infine, i fondi sono stati spostati su Coinbase, Binance e Wintermute.

Un’operazione del genere non passa inosservata e si sono moltiplicate le ipotesi sulla natura del movimento e sull’eventualità di un imminente svendita dei token sul mercato legata alla procedura di fallimento.

L’amministrazione straordinaria si prepara da tempo a liquidare parte dell’attivo per rimborsare i creditori. In questo momento è in corso il processo a carico del fondatore di FTX Sam Bankman-Fried in un tribunale statunitense.

Trasferimenti per 10 milioni di dollari da conti collegati a FTX


I trasferimenti interessano tre indirizzi associati a FTX e la controllata Alameda. In totale sono stati spostati 10 milioni di dollari dalla rete Solana a Ethereum.

Stando a quanto ricostruito dalla società di analisi on-chain, Spot on Chain, l’indirizzo “probabilmente” di FTX che ha effettuato le transazioni ha trasferito 2.904 Ether, per oltre 5,14 milioni di dollari al nuovo indirizzo alle 22:18 ora italiana del 24 ottobre.

Pochi minuti dopo aver ricevuto i 2.904 token ETH, l’indirizzo ha inviato 1.000 ETH a un conto su Coinbase e 1.904 ETH a un conto deposito collegato a Binance su Wintermute. Questa è stata la prima batteria di transazioni.

Trentanove minuti dopo, un wallet riconducibile ad Alameda Research ha inviato 3,16 milioni di dollari di token allo stesso indirizzo, tra cui circa 198.807 Chainlink (LINK) e 11.974 Aave (AAVE).

Intorno alle 4:00 del mattino italiane del 25 ottobre, un wallet di FTX ha trasferito 1.341 Maker (MKR) per un valore di 2,09 milioni di dollari allo stesso indirizzo.

Nelle cinque ore successive, altri 5 milioni di dollari in criptovalute, compresi alcuni COMP, sono stati inviati a questo indirizzo dai portafogli FTX e Alameda.

In totale sono stati trasferiti attivi per un valore di 10.362.403 dollari.

Il processo a Sam Bankman-Fried


Si tratta comunque di una goccia in un mare ben più vasto. Nel processo che vede imputato il fondatore di FTX ci sono in ballo debiti per 3,4 miliardi di dollari.

Dal suo crollo nel 2022, l’exchange che era guidato da Sam Bankman-Fried, ha dovuto affrontare diverse sfide legali e ne è emerso un quadro da accapponare la pelle per l’ex-CEO.

Lo scorso 24 agosto, FTX ha proposto la nomina di Galaxy Digital Capital Management di Mike Novogratz per gestire la vendita e il relativo recupero degli asset attivi dell’exchange.

In precedenza, lo scorso 12 aprile durante un’udienza, FTX ha rivelato di aver recuperato circa 7,3 miliardi di dollari di attivi liquidi, di questi, 4,8 miliardi di dollari da novembre 2022. Ad aprile erano disponibili per i creditori interessati 4,3 miliardi di dollari.

Quindi il 13 settembre, un tribunale fallimentare del Delaware aveva approvato la liquidazione di 3,4 miliardi di dollari in crypto.

Per sedare i timori sugli effetti che una tale svendita avrebbe provocato sul mercato, è stato sottolineato che l’approccio graduale e progressivo di questa liquidazione dovrebbe contribuire a mitigarne l’impatto.

Quindi, anche i recenti trasferimenti fanno parte di una serie di movimenti dai wallet di FTX iniziati quando la società ha presentato istanza di fallimento.

All’inizio di ottobre, per esempio, il gruppo ha messo in staking oltre 150 milioni di dollari di ETH e SOL, per ottenerne rendimenti fino all’8%.

Intanto da 12 giorni va avanti il processo a carico di Sam Bankman-Fried su cui pende l’accusa di frode a Manhattan.

Significative sono state, finora, le testimonianze rese dagli ex collaboratori di Bankman-Fried, tra cui Caroline Ellison, l’ex CEO di Alameda.

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