Il processo FTX è al suo secondo giorno: le curiosità su SBF e la scelta dei giurati!

Christian Boscolo
| 4 min read

Sam Bankman-Fried (SBF), soprannominato “il Mozart” delle criptovalute ed ex CEO di FTX, è al centro di un processo molto importante per il mondo delle crypto, giunto ormai nel suo secondo giorno di svolgimento.

Il primo giorno è stato monopolizzato dalla selezione della giuria e dalle prime dichiarazioni ma sta cominciando a entrare nel vivo. La prima parte del dibattimento è infatti incentrata sulla buona fede o meno dell’imputato.

Gran parte del processo mira infatti ad accertare se il fallimento di FTX sia avvenuto in seguito all’incapacità di SBF nella gestione o come diretta conseguenza di una leadership disonesta che fin dall’inizio è stata mirata a frodare gli investitori.

Lo scandalo del fallimento di FTX, all’epoca uno dei più importanti exchange crypto al mondo, ha scosso le fondamenta del mondo crypto facendolo vacillare. L’effetto domino ha causato una serie di fallimenti a catena e avrebbe potuto avere effetti anche peggiori.

Di certo ha innescato una crisi di fiducia negli exchange che hanno visto diminuire i loro introiti oltre a subire prelievi importanti da parte degli investitori.

Il 2ᵉ giorno del processo a Sam Bankman-Fried: tra difesa e realtà


Durante le dichiarazioni preliminari sono state presentate alla corte due versioni molto diverse della realtà. Da un lato i pubblici ministeri hanno sostenuto che la ricchezza e il potere di SBF erano basati su menzogne, note solo alla sua cerchia ristretta.

Dall’altro, gli avvocati di Bankman-Fried hanno sostenuto che il loro assistito ha sempre “agito in buona fede”.

Durante l’udienza, il sostituto procuratore Nick Roos ha confermato che non è stato offerto alcun patteggiamento a Bankman-Fried, come ha riconosciuto anche il suo team legale. Il processo dovrebbe durare circa sei settimane, durante le quali l’accusa presenterà il  caso contro Bankman-Fried.

La vicenda ha gettato un’ombra anche su Caroline Ellison, ex amministratore delegato della società sorella di FTX, Alameda Research. Va notato che Caroline Ellison, che ha avuto una relazione sentimentale con SBF, sembra destinata a diventare un personaggio chiave del processo.

Sam Bankman-Fried e Caroline Ellison

I pubblici ministeri hanno informato la giuria che la Ellison avrebbe già testimoniato su come i due “hanno rubato denaro insieme”.

La Ellison si è dichiarata colpevole delle accuse penali lo scorso anno e ora sta collaborando con le autorità.

La selezione della giuria e alcune curiosità


La selezione della giuria ha invece occupato tutta la prima parte del processo. Il giudice Kaplan ha trascorso la giornata di martedì e la metà di mercoledì a selezionare insieme all’accusa e agli avvocati di SBF, 12 giurati e i 6 supplenti che decideranno il destino della Bankman-Fried.

Martedì sono state convocate circa 200 persone per la selezione e mercoledì mattina ne sono tornate circa 50 per un ulteriore esame. La giuria è composta da nove donne e tre uomini.

Alle 11 del mattino, il giudice Kaplan ha chiesto ai giurati se l’argomento trattato potesse essere in contrasto con la loro imparzialità.

Diversi individui hanno alzato la mano e sono state allontanate almeno 10 persone.

Il giudice Lewis Kaplan ha anche chiesto se qualcuno dei potenziali giurati avesse familiarità con FTX o con l’hedge fund affiliato, Alameda Research, dato che il processo avrebbe comportato discussioni su “cripto” e “blockchain”. Due giurati hanno ammesso di aver investito in questa classe di asset e di aver perso del denaro e sono stati scartati.

Mentre alcuni Stati americani vietano di nominare i giurati, New York consente alla stampa di farlo. Tuttavia, in casi delicati in cui la sicurezza dei membri della giuria potrebbe essere a rischio, la loro identità può essere nascosta.

Molti potenziali giurati sono stati esonerati per i più svariati motivi tra cui matrimoni, visite mediche e viaggi di lavoro.

Non mancano alcune curiosità, prontamente riportate dalla stampa americana. Uno dei giurati, un uomo di 68 anni attualmente in pensione, avrebbe conseguito un master all’Università di Stanford, dove i genitori di SBF sono professori di legge.

Gli altri giurati sono in gran parte laureati in università prestigiose, tra cui la New York University e la Syracuse University.

Per quanto riguarda SBF, martedì si è presentato al processo con un abito grigio poco aderente e un taglio di capelli più corto del suo solito, come si può apprezzare nell’immagine “ritratto” di Reuters.

Gli è stato chiesto di alzarsi in piedi per consentire ai  giurati di riconoscerlo ma ha trascorso il resto della giornata scrivendo sul suo computer portatile e chiacchierando con il suo avvocato.

Sam Bankman-Fried in aula durante il processo. Crediti: Reuters/Jane Rosenberg.

In conclusione, il processo continua a catturare l’attenzione non solo del mondo delle criptovalute ma anche del pubblico in generale. Con accuse così gravi e una figura influente come SBF, l’esito di questo processo potrebbe avere ripercussioni importanti per il settore delle criptovalute.

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