La battaglia degli hacker passa dalle crypto: al via una triplice alleanza contro Lazarus?

Christian Boscolo
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In uno scenario che sembra tanto ispirato ad un film di spionaggio, i consiglieri per la sicurezza nazionale di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno unito le forze per affrontare una minaccia emergente nel mondo delle criptovalute: il gruppo di hacker nordcoreani Lazarus.

Il gruppo Lazarus è un’organizzazione di hacker finanziato dal governo della Corea del Nord. È responsabile di alcuni degli attacchi più dannosi e di alto profilo a livello mondiale, tra cui quelli a Sony Pictures Entertainment e a diverse banche sudcoreane e organi di stampa come il The Washington Post e il Wall Street Journal.

Sono inoltre ritenuti responsabili del ransomware WannaCry che nel 2015 ha paralizzato diverse aziende, tra cui FedEx e le fabbriche della Renault in Europa, rallentando le linee di produzione per diversi giorni.

Il gruppo è noto per la sua prolificità, con attività che vanno dallo spionaggio agli attacchi informatici finalizzati al furto finanziario. Un rapporto pubblicato il 30 novembre da Recorded Future attribuisce a Lazarus il furto di oltre 3 miliardi di dollari in criptovalute negli ultimi sei anni.

Secondo le analisi di Chainalysis, Lazarus ha rubato più di 1,1 miliardi di dollari dai protocolli DeFi, un dato che evidenzia la portata e le profonde conoscenze in ambito informatico e blockchain.

Inoltre, il gruppo è implicato nel furto di oltre 390 milioni di dollari dalla banca centrale della Malesia, che dimostra la loro capacità di colpire anche bersagli altamente protetti.

La preoccupazione principale è che i fondi ottenuti tramite queste attività illecite possano essere utilizzati per finanziare programmi e armi di distruzione di massa. Di conseguenza, la Casa Bianca, su iniziativa del Presidente Joe Biden, ha incoraggiato la formazione di un’alleanza trilaterale tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud per affrontare questa minaccia.

Durante un recente incontro, i consiglieri per la sicurezza nazionale di questi tre Paesi hanno discusso non solo degli hacker , ma anche delle possibili connessioni tra Russia e Corea del Nord, e dell’impatto destabilizzante di tali collaborazioni.

I controlli sono appena iniziati


In risposta a questi sviluppi, l’OFAC (Office of Foreign Assets Control) degli Stati Uniti ha avviato un’azione contro il mixer di criptovalute Sinbad.io, accusato di facilitare il riciclaggio di denaro per il gruppo Lazarus. In passato erano stati sanzionati i mixer Tornado Cash e Blender.io, anch’essi presumibilmente utilizzati da Lazarus.

I servizi di mixing di criptovalute, noti anche come “mixer”, sono utilizzati per offuscare i dettagli delle transazioni e nascondere il flusso di fondi sulla blockchain. I mixer mescolano le criptovalute di vari utenti, combinandole e poi ridistribuendole ai destinatari, con l’obiettivo di non rendere tracciabili le transazioni su una blockchain pubblica.

Blender.io è stato il primo mixer di criptovalute a essere sanzionato dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti nel maggio 2022. È stato utilizzato da Lazarus per riciclare proventi di attività illecite, compresi i fondi rubati negli attacchi a Harmony Horizon Bridge e Axie Infinity.

Dopo la sua chiusura, Sinbad.io ha sostituito Blender.io e ha continuato ad essere utilizzato per attività simili. Sinbad.io è stato sanzionato dall’OFAC a novembre 2023 come strumento  di riciclaggio di denaro utilizzato dal gruppo Lazarus.

Il sottosegretario al Tesoro degli Stati Uniti, Wally Adeyemo, ha espresso la necessità di incoraggiare un’innovazione responsabile nel settore degli asset digitali, evidenziando l’intenzione del governo di agire contro gli attori illeciti.

Questo episodio mette in luce la crescente necessità di una collaborazione internazionale nella lotta contro la cybercriminalità, soprattutto in un settore in rapida evoluzione come quello delle criptovalute.

La minaccia rappresentata dal gruppo Lazarus è solo un esempio di come la criminalità informatica possa avere implicazioni significative non solo per la sicurezza economica, ma anche per la sicurezza nazionale su scala globale.

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