La prossima Shiba Inu o Doge? La nuova ICO di criptovalute Dogecoin20 ci prova!

Massimo De Vincenti
| 3 min read

Il successo delle meme coin negli ultimi mesi è stato eccezionale con guadagni a doppia cifra che hanno interessato token come PEPE, DOGE, WIF, SHIB, FLOKI, BONK  e solo per citare le più famose.

Si tratta infatti di un trend crypto che ogni anno regala grandi soddisfazioni agli investitori. E non è un caso che le meme coin siano spesso inserite all’interno di un Portafoglio Crypto anche dagli esperti, pur in mancanza di casi d’utilizzo pratici.

Ieri è stato presentato un nuovo progetto denominato Dogecoin20, è basato su Blockchain Ethereum e ha già raccolto 240mila dollari in prevendita in poche ore.

Introducendo una fornitura fissa (a differenza di Dogecoin, per esempio), DOGE20 sembrerebbe avere le carte in regola per fare grandi cose.

 La nuova ICO di criptovalute Dogecoin20 potrebbe creare nuovi milionari


Per quanto popolari, i token meme come DOGE presentano una serie di difetti che Dogecoin20 spera di risolvere.

Nel caso specifico di Dogecoin, rimane una blockchain proof-of-work, che fornisce stabilità e sicurezza alla rete, ma che richiede anche un utilizzo eccessivo di elettricità.

Infatti, secondo il sito Digiconomist, la rete Dogecoin consuma attualmente circa 2,32 TWh di elettricità all’anno, che equivale all’incirca al consumo del Gabon (2,3 milioni di abitanti).

Doge20 vuole dunque essere un’alternativa a Dogecoin anche dal punto di vista dell’efficienza energetica, utilizzando un algoritmo di consenso proof of stake, e riducendo i consumi del 99%

Ma vanta anche almeno un altro importante miglioramento rispetto a DOGE e a numerose altre meme coin, ossia la presenza di un meccanismo di staking dinamico e innovativo.

Questo nuovo sistema di staking è stato progettato in modo tale da fornire maggiori premi ai primi investitori, incentivando così la partecipazione a lungo termine fin dall’inizio.

Inoltre, in un futuro più lontano, darà la priorità alle ricompense per coloro che manterranno i token in staking più a lungo.

A incentivare un maggiore impegno e uno spirito comunitario è anche il fatto che Dogecoin20 “si impegna ad avere un impatto positivo”, come spiega il suo whitepaper.

In particolare, utilizzerà una parte della sua liquidità per sostenere cause benefiche e progetti comuni.

Questo contribuirà a far crescere la comunità e a reclutare seguaci, che a loro volta contribuiranno a diffondere il nome di Dogecoin20, aumentandone il prezzo a lungo termine.

A proposito di prezzo, un altro vantaggio di DOGE20 rispetto a Dogecoin è che nasce con una fornitura fissa.

Come partecipare alla prevendita


Il team ha fissato l’offerta a 140 miliardi di DOGE20, di cui il 25% sarà destinato alla prevendita della moneta.

Un altro 25% sarà destinato al marketing e un altro 25% alla tesoreria, che avrà lo scopo di promuovere lo sviluppo della moneta.

Infine, il 15% sarà destinato alle ricompense per lo staking, mentre il restante 10% sarà destinato alla liquidità per gli exchange.

L’insieme di queste caratteristiche promette di rendere Dogecoin20 uno dei nuovi token meme di maggior successo dell’anno.

Il suo lancio avviene in un momento in cui il mercato è in rally (anche se oggi è in atto un ritracciamento di Bitcoin) e l’interesse per le monete meme è in aumento, grazie anche al recente assist di Elon Musk a Dogecoin.

La sua vendita, quindi, non potrebbe arrivare in un momento migliore, con la combinazione dell’ottimismo generale e dei fondamentali della moneta che hanno contribuito a spingere il suo aumento di prevendita a 240.000 dollari.

Si tratta di un ottimo risultato per una prevendita in corso da appena un giorno, e che probabilmente aumenterà rapidamente.

Per acquistare DOGE20 basta andare sul sito ufficiale di Dogecoin20 e collegare un wallet crypto.

Attualmente è possibile acquistare DOGE20 al prezzo di 0,00014 dollari per token, ma aumenterà progressivamente a ogni fase della prevendita.

Alla fine della prevendita è già previsto il lancio sul DEX di Uniswap e potrebbe essere presto annunciato anche un exchange.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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