L’analisi del prezzo di Ethereum (ETH) fornisce segnali contrastanti

Lucio Prosperi
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Dopo il notevole aumento osservato intorno alla seconda settimana di gennaio (con il valore del token salito del 20% in pochi giorni e il raggiungimento del picco degli ultimi 620 giorni), è evidente che gli ultimi 7 giorni hanno raffreddato gli animi di chi riteneva Ethereum una crypto da comprare.

ETH, infatti, ha visto il suo valore scendere del 4,16%. Quali dinamiche sono in atto? Stiamo assistendo a una correzione temporanea o all’inizio di un lungo ciclo ribassista? Cerchiamo di capirlo insieme.

Un ciclo rialzista ma con previsioni ancora mitigate


Il valore di Ethereum (ETH) ha registrato un incremento all’interno di un canale parallelo ascendente sin dal mese di ottobre 2023. Questo ha dato luogo a un movimento rialzista che ha raggiunto il suo apice il 12 gennaio con un prezzo di 2.717 dollari. Nonostante sembrasse aver provocato una rottura del canale, ETH ha iniziato a registrare una diminuzione. Da allora, il prezzo del token ha intrapreso una parabola discendente e sembra avvicinarsi a una zona di supporto orizzontale significativa, situata intorno ai 2400 dollari.

Cosa possiamo aspettarci nei prossimi giorni per l’altcoin più importante del mercato, tenendo conto che al momento non sembrano esserci prospettive di approvazione di un ETF su ETH?

L’analisi della divergenza-convergenza delle medie mobili suggerisce un segnale ribassista. La EMA (Exponential Moving Average) su 12 giorni ha intercettato quella su 26 in quella che può sembrare una divergenza ribassista. Questo potrebbe essere l’inizio di un nuovo ciclo ribassista.

L’indice di forza relativa (RSI, Relative Strength Index) è anch’esso in una tendenza al ribasso. Questo indice evidenzia l’incremento crescente del volume delle vendite, mostrando che il token è in una fase di ipercomprato. Va comunque notato che la diminuzione sembra piuttosto graduale.

Tutti questi indicatori suggeriscono una possibile caduta al di sotto del supporto di 2.400 dollari. In caso di tale evenienza, il token potrebbe scendere fino al prossimo punto critico, situato a 2.200 dollari. Altre interpretazioni grafiche, però, potrebbero portare a sperare in risultati diversi.

Segnali positivi per l’ETH?


A differenza del grafico giornaliero, quello a sei ore mostra che il prezzo del token è stato negoziato all’interno di un cuneo discendente dal picco raggiunto il 12 gennaio. Tuttavia, il cuneo discendente è considerato una configurazione rialzista, ma che generalmente porta a delle rotture.

Venerdì 19 gennaio, ETH ha rimbalzato sulla linea di supporto del cuneo (rappresentata dall’icona verde nel grafico), che coincide con il livello di supporto di ritracciamento Fib del 0,5.

Nonostante questo rimbalzo, però, l’RSI è ancora al di sotto di 50, il che non conferma la possibilità di un’inversione di tendenza. Si può comunque prevedere che se il prezzo dell’ETH si riprende, potrebbe raggiungere la linea di resistenza del canale (situata a 2.700 dollari, rappresentando un aumento del 9% rispetto al prezzo attuale).

Questi segnali non sono particolarmente evidenti, il che significa che gli investitori dovrebbero prenderli con una certa cautela.

Gli analisti, infatti, si dimostrano piuttosto cauti riguardo alla tendenza futura di ETH. Crypto Tony, per esempio, ha sottolineato l’importanza del livello di 2.400 dollari, suggerendo che il suo mantenimento o la sua diminuzione potrebbero fortemente influenzare la tendenza futura.

CrediBULL Crypto, invece, prevede un ribasso del prezzo del token. Mentre IncomeSharks è relativamente ottimista, anticipando una rottura dell’OBV (On Balance Volume).

Come avrete capito, al momento sono poche le certezze che emergono da questa analisi del prezzo dell’ETH. Ecco perché gli investitori stanno esplorando altre opportunità, come per esempio quella offerta da Meme Kombat.

Meme Kombat, la prossima gemma?


La prevendita di Meme Kombat continua ad attrarre gli investitori. Il progetto, infatti, ha già raccolto 7,3 milioni di dollari, con l’obiettivo finale fissato a 10 milioni di dollari. Un obiettivo che, una volta raggiunto, darà il via al periodo di trading.

Meme Kombat è un progetto audace e consente alla comunità di scommettere su vari personaggi meme che si sfidano in un’arena di combattimento. In altre parole, una fusione dell’universo meme e di quello delle scommesse, due settori che possono essere descritti come i più promettenti nell’ambito delle criptovalute.

Sarà quindi possibile effettuare le proprie puntate e assistere a combattimenti tra i personaggi più iconici, come Doge, Pepe o Wojak. Ogni duello è gestito dall’intelligenza artificiale, a totale garanzia di trasparenza e sicurezza. A questa possibilità di rendimento, si aggiunge quella garantita dallo staking di $MK.

È importante notare che il numero totale di token è limitato a 120 milioni. Per quanto riguarda la distribuzione, il 30% è destinato a staking e alle scommesse cui combattimenti, il 10% è assegnato alle ricompense della comunità e il 10% è riservato per i pool di liquidità degli exchange decentralizzati.

Il token nativo $MK è ancora disponibile al prezzo di 0,279 dollari e può essere acquistato con ETH, USDT o BNB.

 

 

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