Le banche regionali USA aprono le porte alle crypto

Gaia Rossi
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Negli ultimi tempi le banche si sono mostrate più restie a offrire servizi crypto. Ma nonostante questa diffidenza, un numero sempre crescente di banche regionali più piccole e aziende di pagamento sta colmando questo vuoto.

Bloomberg News ha recentemente pubblicato un elenco di banche che stanno abbracciando le crypto, e una di queste è Customers Bancorp, un istituto di credito con sede in Pennsylvania, negli Stati Uniti.

L’istituto bancario si è fatto conoscere per aver lanciato una piattaforma di pagamento che facilita i trasferimenti in tempo reale in dollari statunitensi basati su blockchain.

Invece, Cross River Bank, Western Alliance Bancorp e Axos Financial sono tra gli istituti di credito statunitensi che hanno offerto servizi bancari a diverse società crypto.

A seguito dei recenti fallimenti di alcune banche che erano coinvolte nel settore crypto, le istituzioni bancarie hanno adottato un approccio più cauto e hanno intensificato il controllo sulle banche che offrono servizi crypto.

Un esempio è stato il fallimento di  Silvergate Bank, annunciato l’8 marzo, dopo aver affrontato diverse difficoltà a seguito del crollo di FTX.

E appena due giorni dopo il fallimento di Silvergate, la Silicon Vally Bank, uno dei più popolari finanziatori delle startup tecnologiche e in crescita della Silicon Valley, ha subito una corsa agli sportelli.

In seguito le autorità federali hanno chiuso la Signature Bank per timore di un continuo contagio. Le autorità di regolamentazione speravano che la chiusura della Signature Bank avrebbe contribuito a contenere il panico.

I fallimenti di Silvergate e Signature Bank hanno spinto le società crypto a cercare alternative bancarie diverse per garantire la continuità delle loro operazioni.

Tutto ciò ha generato un panorama bancario più frammentato e globale, ma ha creato un sistema bancario più resistente in caso di fallimento di una delle singole banche che supporta i servizi crypto.

Le banche amiche delle crypto


In Asia, Standard Chartered offre servizi bancari a un gruppo ristretto di provider di servizi di asset digitali a Singapore, Hong Kong e negli Emirati Arabi Uniti, mentre DBS Group fornisce conti di deposito a società di asset digitali e blockchain regolamentate.

Nel frattempo, a Hong Kong, la ZA Bank ha in programma di offrire conversioni di valuta fiat a token su exchange autorizzati, oltre a fornire servizi di conto corrente al settore digitale.

In Europa, invece, ci sono alcune banche che offrono servizi nel settore crypto. La Bank Frick & Co. con sede nel Liechtenstein offre servizi bancari, così come la società svizzera SEBA Bank e Sygnum Bank, che opera in Svizzera e a Singapore.

Le restrizioni all’accesso bancario si sono intensificate in seguito al giro di vite sul mercato crypto da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti, che ha recentemente intentato delle cause legali contro Binance e Coinbase, due dei più gradi exchange al mondo.

Secondo J. Austin Campbell, professore presso la Columbia Business School e consulente per società crypto, l’accesso bancario per queste società è diventato più difficile rispetto al periodo precedente al 2018, quando il settore degli asset digitali era ancora in fase di sviluppo. Ha riferito:

Le banche vogliono aprire conti operativi per uso aziendale senza toccare il denaro degli utenti, “ma questo non è sufficiente per gestire il business”.

Ma nonostante le sfide, sta prendendo piede un nuovo sistema bancario crypto. Un vantaggio di questo processo è che l’utilizzo di più fornitori di servizi bancari potrebbe rendere il sistema più resiliente.

E anche se l’attività bancaria non è così fluida rispetto ad un anno fa, nel caso in cui una banca smetta di fornire servizi alle società crypto, non sarebbe necessario riorganizzare l’intero sistema.

 

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