L’esperto non ha dubbi: la vera bull run di Bitcoin non è ancora iniziata

Gaia Tommasi
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Secondo Chung Seok-moon, noto anche come Peter Chung, responsabile della ricerca di Presto, la “vera” bull run di Bitcoin deve ancora iniziare. La dichiarazione è emersa durante un’intervista al quotidiano Hanguk Kyungjae.

Sta per iniziare una nuova bull run per Bitcoin?


Chung è l’ex responsabile della ricerca di Korbit, il primo exchange crypto della Corea del Sud. In precedenza ha lavorato anche per Nomura, Credit Suisse e UBS. Durante la recente intervista ha affermato:

Bitcoin sta ancora muovendo i primi passi nel mondo dei fondi istituzionali. La vera bull run non è ancora iniziata“.

Chung, che è passato alla società crypto Presto il mese scorso, mantiene una visione “piuttosto positiva” sul futuro del mercato crypto. Concorda sul fatto che l’approvazione degli ETF Spot su  Bitcoin da parte dell’ente regolatore americano, la SEC – Securities and Exchange Commission – degli Stati Uniti, è stato un momento di svolta per l’asset crypto. Ha spiegato:

“L’approvazione degli ETF Spot su Bitcoin ha portato un enorme cambiamento nel mercato. Potrebbe esserci un calo temporaneo dovuto a vari fattori, ma è molto probabile che grandi quantità di denaro comincino ad affluire nel mercato”.

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Prezzi di Bitcoin rispetto al won sudcoreano negli ultimi sei mesi. (Fonte: Google Finance)

 

Chung ha affermato che l’approvazione della SEC ha reso più facile agli investitori accedere al mercato ed investire in crypto.

Molti hanno sollecitato l’ente regolatore sudcoreano di seguire l’esempio con l‘approvazione di un ETF Spot su Bitcoin. Ma i regolatori hanno categoricamente escluso qualsiasi decisione in merito fino alle elezioni parlamentari del 10 aprile.

Nonostante il freno dei regolatori sudcoreani, Chung è convito che Washington abbia aperto le porte a una “vera bull run per Bitcoin”.

 

Le aziende tradizionali vogliono Bitcoin


Chung ha sostenuto che “le tradizionali società di gestione degli asset finanziari che in passato non hanno prestato molta attenzione agli asset crypto” ora cercheranno di “entrare  nel mercato”. Inoltre ha affermato:

“Fondamentalmente, le società di gestione patrimoniale  seguono principi di gestione degli investimenti. Mantengono il tasso di rendimento complessivo incorporando nei portafogli asset con basse correlazioni. Bitcoin è un asset che ha un basso livello di correlazione con gli asset finanziari tradizionali”.

Inoltre ha addirittura affermato che per i gestori patrimoniali sarebbe una “violazione del dovere professionale non includere gli ETF Spot su Bitcoin nei loro portafogli”. Oltre a ciò, ha affermato che le istituzioni non avranno scelta che investire nei fondi in crypto in futuro.

 

Questo potrebbe diventare particolarmente evidente in Corea del Sud. I piccoli investitori dominano ancora i mercati crypto della nazione. Se anche gli investitori istituzionali dovessero iniziare ad abbracciare gli asset crypto, la domanda potrebbe vedere un’impennata.

Possibili movimenti al rialzo per Bitcoin a metà aprile


Chung ha predetto che i “fondi istituzionali” inizieranno a investire seriamente in Bitcoin “dopo la metà di aprile“. Ha notato che molte istituzioni finanziarie seguono un “periodo di maturazione” di circa tre mesi per i nuovi prodotti d’investimento.

Peter Chung ha spiegato che i gestori hanno bisogno di tempo per valutare la stabilità e l’attività di trading del prodotto.

Inoltre ha aggiunto:

Una volta terminato questo periodo, Bitcoin avrà un valore più elevato rispetto a quello attuale“.

Chung ha concluso dicendo che l’asset crypto  “potrebbe anche ricevere una spinta”, se Washington decidesse di allentare gradualmente i tassi di interesse.

 

Il mese scorso, un altro analista sudcoreano ha affermato che l’ascesa di Bitcoin probabilmente “continuerà” in futuro, visto che sta crescendo l’ottimismo nella nazione.

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