Paolo Ardoino: “Vendete Bitcoin per l’oro, non per i dollari”

Sauro Arceri
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Il CTO di Tether e Bitfinex, Paolo Ardoino, in una stimolante discussione con la redazione di Cryptonews ha offerto una nuova prospettiva su alcune tematiche cruciali che riguardano il mondo delle criptovalute.

Nella conversazione sono stati toccati alcuni argomenti scottanti, come l’inflazione, e altri decisamente interessanti, come il ruolo intramontabile dell’oro come bene tangibile e l’emergere di Bitcoin in qualità di “oro digitale”. Ardoino ha anche spiegato il nuovo approccio di Tether alle transazioni globali e il ruolo del suo modello unico di oro digitale.

L’inflazione secondo Ardoino


In merito al costante aumento dell’inflazione e al deprezzamento delle valute nazionali, Ardoino ha dichiarato senza mezzi termini che:

“L’unica ancora di salvezza per avere qualcosa di tangibile nel proprio portafoglio è l’oro. Il metallo prezioso per eccellenza è un bene rifugio materiale da sempre, infatti, ma negli ultimi tempi sembra aver stabilito un forte legame con Bitcoin, che è divenuto la sua controparte digitale”.

Ardoino ha fatto anche notare come le banche centrali, per far fronte alle disastrose conseguenze della pandemia COVID-19, hanno gonfiato le economie globali con una massiccia emissione di denaro. Secondo quanto rilevato da Ardoino, il 30% di tutti gli USD in circolazione sono stati stampati negli ultimi tre anni.

Questa massiccia infusione di denaro ha generato una svalutazione monetaria in molti Paesi; la Turchia e l’Argentina, per esempio, sono le nazioni che al momento stanno subendo le conseguenze più gravi di questa svalutazione.

Le caratteristiche comuni che rendono affidabili oro e Bitcoin: la scarsità, la difficoltà di estrazione e il costo di produzione


In risposta al problema della svalutazione monetaria, le banche centrali stanno guardando con rinnovato interesse agli asset “sicuri”, come oro e Bitcoin. Entrambi i beni, infatti, sono considerati scarsi e difficili da estrarre, caratteristiche che li rendono interessanti e affidabili.

Ma se da un lato le banche centrali hanno una lunga storia di utilizzo dell’oro come asset di riserva, Bitcoin rimane meno noto e più difficile da integrare per queste istituzioni.

“In questo caso, quindi, si cerca di acquistare l’asset più sicuro che si possa avere in portafoglio, ovvero l’oro”, puntualizza Ardoino.

Secondo il CTO di Tether, i principali acquirenti di oro si trovano in Asia, con Cina e India in testa.

“Mi piace il fatto che ci sia una profonda connessione tra oro fisico e oro digitale (Bitcoin)”, ha aggiunto.

Tuttavia, Ardoino ha sottolineato che non vede Tether Gold come un concorrente di Bitcoin, bensì come una scelta alternativa al dollaro. A suo parere, Bitcoin è molto superiore all’oro come asset; ma la realtà è che Bitcoin ha comunque bisogno di una valuta con cui commerciare.

“Quindi, se volete vendere i vostri Bitcoin per qualcos’altro, a mio parere, è meglio venderli per l’oro che per i dollari”.

La crescente ricerca di alternative al dollaro USA


A livello globale, sempre più Paesi sono alla ricerca di alternative al dollaro USA per regolare le transazioni.

“L’oro potrebbe rappresentare una soluzione. È l’unica valuta che può essere compresa e che potrebbe essere il denominatore comune”, ha dichiarato Ardoino.

E dal momento che l’oro fisico è difficile da spostare e da utilizzare nelle transazioni, l’oro digitale è considerato un’opzione più pratica.

Tether, l’emittente di Stablecoin, ha creato un modello per l’oro digitale chiamato Tether Gold, che Ardoino ritiene possa essere replicato da altri Paesi e organizzazioni per il commercio internazionale.

“Crediamo che questa soluzione possa potenzialmente superare la stablecoin USDT”.

Tether ha inizialmente rivolto il suo oro digitale all’industria delle criptovalute, poiché questo settore è meglio posizionato per coglierne lo scopo, infatti la società è in trattative con gli hedge fund interessati ad aggiungere Tether Gold ai loro portafogli.

Secondo Ardoino, Tether Gold è stato progettato per svolgere un ruolo fondamentale nella finanza decentralizzata (DeFi), riducendo la dipendenza dal dollaro USA per i prestiti e i mutui.

In questo modo, l’oro supera la valuta fiat come asset di riferimento per la DeFi.

Regolamentazione e sicurezza degli asset


Oltre alla regolamentazione, Tether Gold si concentra sulla sicurezza e sulla convalida dell’oro alla base dei token digitali. Una misura di sicurezza fondamentale è garantire che l’oro fisico sia custodito nel luogo più sicuro del mondo.

Ardoino sostiene che il deposito perfetto per questo oro è la Svizzera, una nazione “agnostica” rinomata per la sua affidabilità e neutralità.

Un’altra fase cruciale è rappresentata dall’audit completo. Non si tratta solo di pesare l’oro: strumenti sofisticati devono misurare altri parametri, tra cui la densità. Una volta coperti gli aspetti fisici e di audit, l’attenzione si sposta sul fronte normativo.

Ardoino ha confermato che Tether sta collaborando con le autorità di regolamentazione mondiali per ottenere le licenze ed espandere le proprie attività.

Nel panorama in costante evoluzione di Fintech e criptovalute, la fusione di asset tradizionali come l’oro con la tecnologia blockchain offre un potenziale entusiasmante.

Mentre Tether continua a fare da pioniere in questa nuova frontiera, il mondo osserva, pronto a navigare nei territori inesplorati dell’oro digitale.

 

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