Quotato ad Amsterdam il primo ETF spot su Bitcoin in Europa

Marcello Bonti
| 3 min read

È della compagnia di investimenti Jacobi Asset Management il traguardo del primo ETF di Bitcoin spot in Europa quotato su Euronext Amsterdam.

Vari fattori giocano a favore di questo ETF. Non è solo il primo nel suo genere a essere quotato in una borsa europea, è anche in grado di rispondere ai parametri ESG, garantendo adeguati standard ambientali, sociali e di governance.

È il primo fondo di asset digitali decarbonizzato che rispetta quanto stabilito nell’articolo 8 del SFDR, relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari.

L’ETF spot di BTC è carbon free


Jacobi ha integrato i certificati di impiego di energia rinnovabile (REC), consentendo agli investitori istituzionali di sfruttare i vantaggi dell’investimento in Bitcoin e di soddisfare al contempo gli obiettivi ESG.

L’ETF, che opera con il ticker “BCOIN“, è regolamentato dalla Guernsey Financial Services Commission.

Fidelity Digital AssetsSM è responsabile dei compiti di custodia, mentre Flow Traders funge da market maker. Jane Street e DRW sono stati nominati partecipanti autorizzati. Il benchmark dell’ETF deriva dall’indice FT Wilshire Bitcoin Blended Price, per concessione di Wilshire Indexes. La soluzione REC è stata concepita e realizzata in collaborazione con la piattaforma di asset digitali Zumo.

Secondo quanto ha pubblicato ETF Express, Martin Bednall, CEO di Jacobi Asset Management, ha espresso il suo entusiasmo per l’approccio lungimirante dell’Europa nel facilitare gli investimenti istituzionali in Bitcoin attraverso strutture note e regolamentate come gli ETF. Ha sottolineato l’unicità del loro fondo, che possiede direttamente l’asset sottostante, a differenza di altri prodotti europei che funzionano come strumenti di debito.

Bednall ha anche espresso gratitudine per il sostegno dei partner leader nell’evoluzione del mercato degli asset digitali e ha sottolineato l’impegno di Jacobi nell’offrire una soluzione pionieristica ed ecoconsapevole agli investitori europei.

Un importante cambio di rotta in Europa


Jacobi ha evidenziato i vantaggi della formula ETF, diversa rispetto ai prodotti di investimenti associati agli asset digitali che hanno prevalso finora in Europa, gli exchange-traded notes (ETN).

La distinzione è fondamentale. Gli azionisti di un ETF possiedono una parte delle attività sottostanti del fondo, mentre chi investe di ETN detiene un titolo di debito.

Gli ETF, per loro natura, offrono maggiore protezione agli investitori dato che si tratta di prodotti approvati e monitorati dalle autorità di vigilanza dei mercati.

A differenza degli ETN, che potrebbero incorporare leva finanziaria o derivati, gli ETF ne sono privi, riducendo il rischio di manipolazione del mercato.

Mark Makepeace, CEO di Wilshire Indexes, si è detto entusiasta della collaborazione con Jacobi. Considera il lancio del Jacobi FT Wilshire Bitcoin ETF come un evento trasformativo per il panorama finanziario globale.

Wilshire Indexes, nota per lo sviluppo di benchmark di asset digitali di livello istituzionale, lavora per promuovere la crescita dell’intero comparto degli asset digitali.

Il design dell’ETF si rivolge agli investitori focalizzati su ESG, consentendo di incorporare Bitcoin in portafoglio e di verificare in modo indipendente le certificazioni ambientali. Invece di limitarsi a compensare le emissioni di CO2, l’approccio di Jacobi prevede la valutazione del consumo di elettricità associato ai Bitcoin dell’ETF. Quindi acquista REC equivalenti, che servono come strumenti standard per l’acquisto di energia pulita. Questo metodo garantisce una registrazione digitale trasparente dei REC su blockchain.

Kirsteen Harrison, responsabile ambientale di Zumo, ha sottolineato la pressante necessità di decarbonizzare il settore delle criptovalute.

Ha confermato la crescente richiesta da parte delle aziende di attuare strategie credibili per azzerare le emissioni.

Emanuel van Praag, esperto legale di Kennedy Van der Laan, ha confermato il ruolo svolto da quest’ultimo nell’offrire assistenza legale a Jacobi AM durante il processo di quotazione dell’ETF, sottolineando la sua distinzione come primo fondo di asset digitali ai sensi dell’articolo 8 dell’SFDR.

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