Aumentano i falsi exchange di criptovalute in Russia: i truffatori prendono di mira i russi?

Sauro Arceri
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In Russia, secondo un nuovo rapporto stilato da Kommersant, è stato rilevato un “significativo aumento di exchange fraudolenti che prendono di mira i cittadini di lingua russa.

InformZashitae, società russa specializzata in sicurezza, ha spiegato che le transazioni collegate a “exchange senza scrupoli” sono “cresciute di una volta e mezzo” nelle ultime settimane. La società ha inoltre aggiunto che il numero di questi exchange è “in continua crescita”.

Secondo Positive Technologies, il numero di exchange fraudolenti è cresciuto di 3 volte nell’arco di un anno. Il rapporto ha inoltre sottolineato che: “si stanno diffondendo anche falsi aggregatori di exchange di criptovalute”.

Aumento degli exchange fraudolenti di criptovalute in Russia?


Gli esperti hanno affermato che questa tendenza è “associata a un aumento del volume delle transazioni di criptovalute” in Russia, perché molti russi stanno cercando nuovi modi di eludere le sanzioni economiche e l’utilizzo delle cripto rappresenta l’alternativa più diffusa.

Oleg Ogienko, responsabile delle relazioni con il governo presso l’azienda di crypto-mining BitRiver, ha spiegato:

“È naturale che in qualsiasi mercato che subisce una crescita esplosiva – come quello delle criptovalute – si attivino truffatori di ogni tipo”.

Ultimamente, infatti, sembra che le truffe crypto siano in aumento un po’ ovunque. Per quanto riguarda la Russia in particolare, gli addetti ai lavori hanno affermato che “solo la legalizzazione” delle attività crypto potrebbe porre fine all’aumento degli exchange fasulli.

Ogienko ha suggerito che gli exchange potrebbero inizialmente operare in un “regime legale sperimentale” controllato dal governo, tecnicamente definito “The sandbox”,

I politici hanno suggerito che il lancio di un exchange di criptovalute gestito dal governo potrebbe essere la risposta giusta. Ma la Banca Centrale russa occupa una posizione chiaramente anti-crypto e di conseguenza disapprova questa idea.

Nel novembre dello scorso anno è stato presentato alla Duma di Stato un progetto di legge sulla regolamentazione delle criptovalute. Ma il progetto non è riuscito a fare alcun progresso proprio a causa delle profonde divisioni tra la Banca Centrale, le forze dell’ordine e i ministeri favorevoli al settore.
I legislatori affermano che ci riproveranno alla fine di questo mese, con un nuovo disegno di legge rivisto e corretto.

 

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