Binance accusata di evasione fiscale in Nigeria. Arrestati i dirigenti!

Aniello Raul Barone
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Il più grande exchange di criptovalute al mondo, Binance, è nei guai in Nigeria. Infatti, mentre si inaspriscono ulteriormente le preesistenti dispute con le autorità nigeriane, ora l’exchange si trova ad affrontare anche accuse di evasione fiscale.

L’autorità di controllo fiscale della Nigeria, il Federal Inland Revenue Service (FIRS), ha annunciato le accuse contro Binance e ha rivelato che due dirigenti della filiale nigeriana sono stati arrestati dal governo. A riferire la notizia, nella giornata di lunedì 25 marzo, sono stati i media locali.

Le accuse sono state depositate presso l’Alta Corte Federale di Abuja e comprendono quattro capi d’accusa inerenti reati di evasione fiscale, tra cui il mancato pagamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), dell’Imposta sul Reddito delle Società, la mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi e la complicità nell’aiutare i clienti a evadere le tasse attraverso la piattaforma Binance.

Due dirigenti di Binance sono stati arrestati dalle autorità


I due dirigenti arrestati, Tigran Gambaryan e Nadeem Anjarwalla, entrambi alti funzionari di Binance, sono attualmente in custodia presso la Commissione per i crimini economici e finanziari (EFCC).

Il governo nigeriano accusa Binance di aver omesso di registrarsi presso la FIRS a fini fiscali e, così facendo, di aver violato le normative fiscali vigenti nel Paese.

Una delle accuse riguarda la presunta incapacità di Binance di raccogliere e versare vari tipi di imposte, come viene richiesto dalla sezione 40 del FIRS Establishment Act del 2007.

Questa sezione si occupa specificamente della mancata deduzione e della mancata rimessa delle imposte, evidenziando le sanzioni e le potenziali pene detentive a carico delle entità riconosciute in violazione.

Le accuse riguardano casi specifici in cui Binance è ritenuta responsabile di aver violato le leggi fiscali, come la mancata emissione di fatture IVA, ostacolando il calcolo delle tasse e il loro relativo pagamento da parte dei suoi utenti.

Secondo quanto dichiarato dal FIRS, ogni società che conduce un’attività superiore a 25 milioni di naira (NGN, la valuta ufficiale nigeriana) all’anno è obbligata, ai sensi della legge finanziaria, a pagare le tasse, come l’imposta sul reddito delle società (CIT), e a raccogliere e versare l’imposta sul valore aggiunto (IVA).

“Ogni società che conduce un’attività superiore a 25 milioni di naira all’anno è considerata, ai sensi del Finance Act, presente in Nigeria.

Secondo questa regola, Binance rientra in questa categoria. Pertanto, è obbligata a pagare tasse come l’imposta sul reddito delle società (CIT) e a raccogliere e versare l’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Tuttavia, Binance non ha rispettato questi requisiti, violando così le leggi nigeriane e rischiando indagini e azioni legali a causa di questa infrazione”.

Gli Stati Uniti fanno subiscono pressioni per offrire assistenza ai dirigenti di Binance detenuti


Nel frattempo, negli Stati Uniti sono aumentate le pressioni sull’amministrazione Biden affinché intervenga e garantisca il rilascio dei due dirigenti di Binance.

L’amministrazione è sempre più sollecitata ad agire il più rapidamente possibile per garantire il rilascio di Gambaryan e Anjarwalla, che sono ormai detenuti dal governo nigeriano dal 26 febbraio 2024.

Venerdì 15 marzo, la Camera del Commercio Digitale degli Stati Uniti ha lanciato un appello attraverso un post sul suo sito web, chiedendo un intervento diplomatico urgente per risolvere quella che considera una grave ingiustizia.

Come riportato, a seguito di un controllo normativo, Binance ha recentemente dovuto interrompere tutti i servizi che coinvolgono la naira (NGN), la valuta locale nigeriana.

Il più grande exchange di criptovalute al mondo ha dichiarato che avrebbe sospeso i prelievi di NGN dopo l’8 marzo.

In precedenza, in un tentativo finalizzato a stabilizzare la valuta locale del Paese, il governo nigeriano ha imposto a Binance il pagamento di una multa di ben 10 miliardi di dollari come parte di un giro di vite sulla piattaforma.

 

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