Binance indagata in Australia: perquisiti gli uffici!

Sauro Arceri
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Secondo quanto riportato da Bloomberg nella prima mattinata di oggi, mercoledì 5 luglio, l’ufficio della filiale di Binance in Australia è stato perquisito dall’ASIC, l’autorità di regolamentazione locale, nell’ambito di un’indagine in corso sull’exchange di criptovalute.

Il rapporto ha riferito che l’Australian Securities and Investments Commission (ASIC) ha organizzato la perquisizione nell’ambito di una revisione delle operazioni sui derivati di Binance, incentrate sulla classificazione dei clienti, citando fonti che hanno familiarità con la questione.

Un portavoce di Binance Australia, in una e-mail inviata a The Block, ha dichiarato:

“Stiamo collaborando con le autorità locali e Binance è concentrata sul rispetto degli standard normativi locali al fine di servire i nostri utenti in Australia in modo pienamente conforme”.

Licenza per i derivati cancellata ad aprile


La mossa dell’autorità australiana arriva dopo che il più grande exchange di criptovalute al mondo aveva dichiarato, ad aprile, che la sua licenza per i derivati era stata annullata nel Paese e che avrebbe chiuso le operazioni correlate.

All’epoca l’ASIC aveva dichiarato di aver condotto una “revisione mirata dell’attività di servizi finanziari di Binance in Australia, compresa la classificazione dei clienti al dettaglio e all’ingrosso“.

Binance sta affrontando un’intensificazione del controllo normativo in tutto il mondo dopo che la Securities and Exchange Commission statunitense, il mese scorso, ha accusato l’exchange e il suo fondatore Changpeng Zhao di aver violato le norme sui titoli.

 

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