Revolut non offre più Solana, Cardano e Polygon negli Stati Uniti

Sauro Arceri
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Una delle più importanti applicazioni fintech con sede nel Regno Unito, Revolut, ha recentemente annunciato l’imminente interruzione dei suoi servizi riguardanti i token Solana (SOL), Cardano (ADA) e Polygon (MATIC) per i clienti negli Stati Uniti.

Questa decisione è stata presa in seguito al delisting di queste criptovalute operato da parte della piattaforma di asset digitali Bakkt, fornitore di Revolut. Il delisting è stato causato a sua volta dall’azione della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, che ha classificato i token in questione come titoli non registrati, portando così alla loro esclusione.

Il delisting di Solana, Polygon e Cardano da parte di Revolut negli Stati Uniti avrà effetto a partire dal 18 settembre. Gli attuali detentori di questi token avranno tempo fino a quella data per venderli, secondo quanto riferito da Bloomberg, che ha citato un’e-mail inviata ai clienti. Dopo il 18 settembre, i clienti statunitensi non avranno più la possibilità di acquistare, vendere o detenere questi token all’interno dei loro account Revolut.

In altri mercati del mondo, l’offerta di questi token rimane valida


Tuttavia, è importante sottolineare che Revolut non prevede di delistare questi token nei mercati dove sono ancora disponibili per la negoziazione, come confermato da un portavoce a Bloomberg.

Revolut è nota come una “super app finanziaria” che ha ampliato in modo aggressivo la sua offerta nel settore degli asset digitali negli ultimi anni. Attualmente, la piattaforma permette agli utenti di acquistare, vendere e scambiare più di 80 diverse criptovalute, tra cui i popolari Bitcoin ed Ethereum.

Altre piattaforme di criptovalute hanno intrapreso misure simili delistando SOL, ADA e MATIC per i clienti statunitensi


La nota società di brokeraggio Robinhood ha seguito una strada simile dopo la dichiarazione della SEC riguardante questi tre token come titoli. Anche la piattaforma di social trading con sede in Israele, eToro, ha limitato agli utenti statunitensi l’apertura di nuove posizioni in vari token crittografici, tra cui Algorand, Decentraland, Dash e Polygon.

Tali mosse di delisting sono state dettate dall’intervento della SEC contro due delle principali piattaforme di trading di asset digitali. Nel mese precedente, la SEC ha citato in giudizio sia Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo, sia Coinbase, il più grande exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti.

La commissione ha mosso 13 accuse contro Binance e le sue affiliate statunitensi, inclusa la gestione di un exchange non registrato e l’offerta di titoli non registrati. Allo stesso modo, ha mosso accuse simili contro Coinbase, sostenendo che operava come borsa titoli, broker o agenzia di compensazione senza le necessarie registrazioni.

I token a rischio delisting


La SEC ha identificato diversi token quotati sugli exchange come titoli non registrati, alcuni dei quali molto popolari, come il token nativo BNB di Binance, SOL di Solana, ADA di Cardano, MATIC di Polygon, FIL di Filecoin, ATOM di Cosmos, SAND di Sandbox, MANA di Decentraland, ALGO di Algorand, AXS di Axie Infinity e COTI di Coti.

Nelle ultime due settimane, il prezzo delle altcoin prese di mira dalla SEC, in particolare SOL, ADA e MATIC, ha subito un significativo calo. SOL, per esempio, ha perso oltre l’11% nell’ultimo mese e più del 42% nell’ultimo anno. Nello stesso periodo, ADA è sceso del 22,5% mentre MATIC è sceso di oltre il 22%.

 

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